TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 19 novembre 2017

Riunire ciò che è sparso. Alias-Aleph di Raffaele K. Salinari



E' in libreria l'ultimo lavoro di Raffaele K. Salinari, che raccoglie una serie di articoli apparsi sul Manifesto, rilettura alla luce di Jorge Luis Borges di temi classici della tradizione esoterica occidentale. Gli articoli, in larga parte ripresi sul nostro blog, rappresentano una splendida sintesi, utilizzando gli apporti di Borges e di Walter Benjamin, di una visione cosmica , fatta di armonia e corrispondenze, che la modernità ha reso quasi invisibile, ma non cancellato. Quella che segue è un'intervista “immaginaria” all'autore in cui riprendiamo un suo testo dandogli però la forma di risposte a nostre domande. Un'intervista immaginaria e autentica al tempo stesso, proprio come i temi trattati nel volume. Speriamo che l'autore, in nome della nostra amicizia, non ce ne voglia.

Raffaele K. Salinari

Alias: Aleph


VITRIOL (Visita interiora terrae rectificandoque invenies occultum lapidem) era il motto degli alchimisti alla ricerca perenne della pietra filosofale. Un motto che bene sintetizza il senso degli scritti raccolti nel tuo libro: un viaggio affascinante nell'immaginario profondo dell'Occidente alla riscoperta di ciò che l'uomo moderno porta celato dentro di sé. Un viaggio iniziatico, con Borges e Benjamin come guida. E' una lettura corretta?

Ho riunito ciò che è sparso – secondo la formula consacrata dal mito di Iside e Osiride – organizzando e rivedendo per questo volume gli articoli ispiratimi dall’Aleph di Jorge Luis Borges comparsi su Alias del sabato, supplemento culturale del quotidiano il manifesto.

Si dispongono così le luci di una costellazione immaginale, inscritta nelle traiettorie di astri a volte impercettibili, eclissati dall’ombra feroce della modernità ma che, come certe stelle spente da eoni, continuano a irradiare il loro fulgore su di noi.

    Raffaele K. Salinari alla presentazione di un suo libro a Savona

Puoi spiegare meglio il senso del titolo?

Sono i «mondi alefici» che si specchiano nel titolo: Alias: Aleph; in altre parole tutto ciò che ovvero può considerarsi un Aleph, la Porta Regale dove finalmente s’incontrano visibile e invisibile.

Così si sono filati ed intrecciati la trama e l’ordito di un arazzo che disegna una fantasmagorica iconostasi incastonata di alias Aleph. In una epitome: immagini per la mente, voluttà per il corpo, estasi per l’anima, luce per lo spirito.

Qual'è lo scopo di questa operazione culturale così raffinata, ma allo stesso tempo di godibilissima lettura?

La speranza, allora, è che ognuno possa, non solo trovare la metafora alefica che più gli corrisponde ma, ecco l’augurio, illuminarla con la brillantezza della sua unica e irripetibile visione.

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Raffaele K. Salinari è nato a Zurigo nel 1954. Medico-chirurgo, ha lavorato per oltre venticinque anni per le Nazioni Unite ed in diverse Organizzazioni umanitarie in Africa, Asia ed America latina. Presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes.  E' autore di molte pubblicazioni.

Raffaele K. Salinari
Alias-Aleph
Mundus Imaginalis Borgesianus
Punto Rosso, 2017
18 euro