TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 9 novembre 2019

L’immagine dell’Africa nei fumetti e nei libri per l’infanzia, dagli anni ’40 agli anni ‘60



ANPI Savona

Lunedì 11 novembre 2019
alle ore 16.00
Presso l'Istituto Comprensivo 1 di Savona (Scuole elementari di via Verdi)
e mercoledì 13 novembre
alle ore 16.00
presso l'Istituto Comprensivo 1 di Albenga (Scuole elementari di via degli Orti)

Primo incontro del Corso di Formazione per docenti 
La Resistenza nelle scuole. Fonti e metodi 4

L’immagine dell’Africa nei fumetti e nei libri per l’infanzia, dagli anni ’40 agli anni ‘60

Relatore: Prof Giorgio Amico

Oltre ai Docenti iscritti al corso, la partecipazione è aperta a tutti gli interessati.

A partire dalla fine dell'Ottocento e con l'inizio dell'espansionismo coloniale anche in Italia viene via via a definirsi un'immagine dell'Africa come continente selvaggio e dell'africano come primitivo, finalizzata a giustificare il colonialismo come opera di civilizzazione di popoli e territori.
Questa immagine si rafforza durante il periodo fascista, prendendo più decisi connotati razziali dopo la conquista dell'Etiopia le leggi del 1938 sulla difesa di una presunta razza italica.
L'immagine dell'africano come primitivo e pericoloso viene diffusa a partire dai più piccoli attraverso la scuola, il cinema, la narrativa, ma soprattutto il fumetto.
Questa visione dell'africano come essere inferiore unita alla celebrazione della missione civilizzatrice dell'uomo bianco continuerà a lungo anche nell'Italia repubblicana , antifascista e democratica, a partire dai libri di testo delle scuole.
I primi segni di cambiamento si manifesteranno solo con la svolta epocale del '68 e la riconsiderazione critica dei rapporti fra Occidente sviluppato e Terzo Mondo sottomesso politicamente e depredato delle sue risorse. Una riconsiderazione che porterà alla scoperta di un' Africa (e della sua storia e delle sue culture) fino ad allora totalmente ignorata.