TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 7 giugno 2024

Fascismo: non limitarsi agli slogan

 










Risposta ad una cara amica che su Facebook posta alcune foto di edifici del periodo fascista e aggiunge che, nonostante la negatività del periodo, li trova splendidi:

Assolutamente d'accordo. Il che ci ricorda che il fascismo fu anche (o soprattutto) un tentativo (fallito) di modernizzare l'Italia, dall'alto, in modo autoritario. Da rivoluzionario deluso, Mussolini pensava che da solo il popolo italiano non avrebbe mai avuto la forza di superare secoli di abulia dovuti alla frantumazione politica e alla egemonia straniera. L'esaurirsi rapido della carica rivoluzionaria delle lotte risorgimentali stava a dimostrarlo. Ancora minore era la fiducia nelle classe dirigente e nella monarchia.

Da qui il tentativo di forgiare una gioventù nuova che avesse tra l'altro il senso del bello. L'arte doveva diventare esperienza quotidiana, fruibile da tutti. Pensiamo al Pegaso del fascistissimo Arturo Martini sulla facciata del palazzo delle Poste di Savona.

L'ironia della storia ha voluto che quella gioventù nuova nascesse non nei Littoriali, dove comunque si era formata, ma nella scelta della via della montagna quando il fascismo crollò come un castello di carte.

Come ogni grande fenomeno storico (e il fascismo lo è stato, tanto da segnare profondamente fino ad oggi la storia dell'Italia repubblicana) il fascismo è realtà complessa da affrontare con serietà Dunque rifiuto netto dell'ideologia fascista in qualunque forma si manifesti, ma anche non abbassarsi al livello delle polemiche sul "Mussolini ha fatto anche cose buone".

La storia va studiata non ridotta a slogan. L'antidoto al ripetersi di tragedie come i totalitarismi del Novecento sta nel non demonizzare con formule prive di contenuto, ma capire, capire, capire.