Il 7 gennaio nei locali della chiesa Anglicana a cura dell'associazione “U Risveiu Burdigotu” con il patrocinio del Comune di Bordighera, Assessorato alla Cultura, è stata ricordata nel 50° anniversario della morte la figura di Silvio Andracco il “Poeta profumiere”, con la declamazione di alcuni suoi significativi sonetti e tracciandone la figura di uomo sensibile agli usi e tradizioni dell'estremo Ponente ligure.
Silvio Andracco (Seborga 1889 – Bordighera 1960) imparò l'arte della distillazione da uno zio profumiere a Grasse e la esercitò con originalità e perizia nel laboratorio “Myres” di Bordighera, creando essenze fantasiose quali “Mimosa Myres”, “Brezzamarina” e “Oro di Seborga” che gli valsero l'appellativo di “Poeta della mimosa”.
Si dedicò inoltre allo studio del violino ma a regalargli fama e simpatia furono soprattutto le celebri cantate dei nostri Paesi che, trasformate in liriche ironiche e divertenti, svelavano pregi e difetti dei suoi conterranei. Sua è infatti la celebre parodia del bordigotto che, spaventato dall'arrivo dei Saraceni, prese a gridare: “Sciu turcu m'arendu”.