TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 14 gennaio 2014

Mauro Baracco, Omaggio ad Asgar Elde



E' in corso a Albisola Mare una mostra dedicata ad Asgar Elde, ultimo dei grandi artisti che vissero e lavorarono nella cittadina ligure. Abbiamo chiesto di parlarne a Mauro Baracco, osservatore attento e autorevole di quella storia,che di Elde fu amico e compagno di avventure artistiche.

Mauro Baracco

Omaggio ad Ansgar Elde

Il grazioso epiteto del visconte di Cambronne declinato nella musicale lingua del Cervantes, accoglie i visitatori di “Omaggio ad Ansgar Elde”, la piccola esposizione in corso alla “Signori Arte” di Albissola Marina, saltando fuori da un olio del 1968 con il quale il Maestro svedese/savonese prendeva inequivocabile posizione sulla situazione politica cilena di quel tempo, ignaro come tutti che tempi ben più duri si stavano preparando per quello sfortunato popolo.

Ansgar “ha fatto le valigie” (come recitava il tema di una sua mostra) in quell'orribile 2000 impedendo ai suoi amici ed estimatori di vederlo invecchiare insieme a loro, magari festeggiando insieme i suoi ottanta anni appena trascorsi; se ne è andato con unica compagna di viaggio la sua inseparabile bottiglia di “pessssimo vino” com'egli con buona dose di autoironia sentenziava, lasciando a noi rimasti un ampio bagaglio di stimoli intellettuali ed umani.

Leggiadro ballerino della gioventù, era sceso qui da noi, in quella Albissola nella quale i “furesti” sono di norma considerati con l'antipatica diffidenza del ligure stundaio ma che al contrario presto imparò ad amarlo: le mostre certo erano “strane” ma quest'uomo indubbiamente affascinante era un essere umano tra gli esseri umani, conosciuto in tutte le società operaie laiche e cattoliche della zona, nelle quali si potesse scambiare qualche parola e molti silenzi con uomini proletariamente “perbene”.

Si narra fosse giunto ai nostri lidi invitato da Sassu, ospitato da Jorn e poi si dice che fu' l'erede spirituale del gruppo CO.BR.A.e poi si dice che opere sue siano esposte in spazi d'arte di mezzo mondo e poi si dice e poi si dice e poi si dice .....a chi scrive queste poche righe senza alcuna pretesa di tracciarne un ritratto ed un giudizio artistico, resta il ricordo di una persona gradevole, dalle eterne pause telefoniche, con la quale si poteva girare mezza Italia per andare alla ricerca di un “quadro importante” (..magari una piccola tela..) che andava per forza di cose inserito in una mostra; resta la memoria della sua ricerca di luoghi incontaminati, preferibilmente edifici fatiscenti (..e quindi “bellissssimi”) nei quali esporre opere alla luce di stente candele “...prima che gli architetti le rovinino..” (...mi perdoni la benemerita categoria: mi limito a riferire il suo pensiero...); mi resta il ricordo di un uomo la cui umanità e grandezza dell'operato artistico erano riconosciute ed ampiamente apprezzate, potenza delle “grandezze” che si incontrano...da artisti come Guglielmo Bozzano che da lui “avrebbe dovuto” essere mille miglia lontano.

Simpaticamente, ancora, mi resta il ricordo delle sue mostre dal messaggio fulminante: “Elde fa' le valige” certo e poi “Mostra funerea”, “Circo Elde”,“Barattolata”; il tutto a volte accompagnato da utilissime e tranquillizzanti indicazioni:”...orario precario...”.



Mi resta la sincerità di un'artista rigido con se stesso così come con altri, uso a stroncare senza ipocrisie le esibizioni spudorate di imbrattatele e parvenu della nobile arte: “...questa mostra è una mmmerrrda!”...quanta fatica si è risparmiato il furbone...così come pronto a segnalare giovani seri che ben meritavano e che era doveroso supportare.

Mmmmerrrda...quante volte lo avrebbe scagliato contro tutti coloro che ben potendo e dovendo, siano essi imprenditori sazi o enti pubblici distratti, si dimenticano dei migliori.

Pronti a parlar d'arte quando si tratta di far salotto, si presume di poter fare oculato investimento personale, di fare cosa valida “politicamente” ma del tutto incapaci, in un territorio che molto da loro ha ricevuto, di coltivare la memoria e valorizzare l'opera, due per tutti, di Maestri come Gianni Ferro e Giorgio Bonelli....

...bando ai pensieri cupi...andiamo a vedere la mostra di Ansgar Elde; soffre certo i limiti di una iniziativa di tipo commerciale messa su in poco tempo, poche risorse e non amplia selezione; non possiamo però perderci quel feroce e dolcissimo grido che Ansgar Elde ci offre, prima che...gli dei non vogliano!...possa finire in qualche salotto “perbene” a coltivare il fascino di una trasgressione verbale per nulla compresa.


Omaggio ad Ansgar Elde
Galleria Signori Arte -C.so Bigliati 26
14 dicembre 2013-20 gennaio 2014