TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 10 giugno 2017

Quaranta finestre 13. Rezzo (IM)



13. Rezzo (IM)

Su questo monte selvaggio,
Vicino a questa sorgente,
Vorrei, da buon penitente,
Avere il mio romitaggio.

Oh, poca cosa! una coppia
Di camerette piccine,
Un uscio e due finestrine,
Sotto un tettuccio di stoppia.

Accanto, un po’ d’orticello,
Pien di legumi e di fiori,
Fiori di tutti i colori,
Con qualche verde arboscello.

Ancora, su un davanzale,
All’aria, al sole, un modesto
Vaso, o vogliam dire un testo,
Di maggiorana nostrale.

Arturo Graf