Giorgio Amico
Sono stato alla porta dell'Inferno
Sono stato alla porta dell'inferno
Ad ascoltare l'urlo senza voce dei
torturati
Shemà’ Israel
sulla tomba dei tuoi figli
non fiori, ma pietre
dure
come il ricordo
Noi siamo ancora qui,
gridano cento voci
In questa stanze senza luce
Attorno a questi camini che ci videro passare
In queste baracche dove il pianto preme ancora contro le pareti.
Con noi
anche il cielo piange
anche il cielo piange
Ma tra le baracche,
più forti della morte,
sono tornati a spuntare i fiori.