TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 11 giugno 2017

Sono stato alla porta dell'Inferno



Giorgio Amico

Sono stato alla porta dell'Inferno


Sono stato alla porta dell'inferno


Ad ascoltare l'urlo senza voce dei torturati


Shemà’ Israel
sulla tomba dei tuoi figli
non fiori, ma pietre
dure
come il ricordo


Noi siamo ancora qui,
gridano cento voci


In questa stanze senza luce


Attorno a questi camini che ci videro passare


In queste baracche dove il pianto preme ancora contro le pareti.


Voci che sentiamo vicine


Con noi
anche il cielo piange
sul Campo di Mauthausen


Ma tra le baracche,
più forti della morte,
sono tornati a spuntare i fiori.