Atmosfere di un Natale nella tradizione storica e culturale di vallate alpine ricche di profonde radici comunitarie ci vengono restituite da una disco: "Bon Nadal Occitania". Una raccolta di brani concepiti nei tempi andati per santificare il grande messaggio della Natività. E' l'originale colonna sonora per le prossime festività che ci propone la Bregada Berard, alter ego collettivo di Sergio Berardo, il carismatico leader dei Lou Dalfin ed esponente di primo piano della cultura, non solo musicale, occitana.
Un disco che ci restituisce sonorità che fanno parte delle nostra cultura mentre un forte vento di laicità sterile ci sta investendo, raffreddando le nostre coscienze. Quindi un'operazione culturale che scende dalle valli piemontesi regalandoci melodie popolari, inni con il calore dimenticato di una comunità che sa ancora riconoscersi in valori condivisi. E ritrasmette la gioia del festeggiare l'Avvento della sua gente, oltre a riproporre scoperte musicali, suoni di particolari strumenti.
Se sulle prime potrebbe sembrare un Berardo inedito quello che traspare da questo disco, considerato il suo impegno soprattutto nel ruolo di organizzatore e di scopritore di brani della tradizione. Non bisogna però dimenticare che l'artista principe delle valli cuneesi è sempre stato, sin dall'esordio, un serio e appassionato studioso del patrimonio delle sue terre, di cui è giunto a ricostruire con grande sforzo intellettuale il repertorio per ghironda. In questo nuovo disco con 14 brani Berardo non rinuncia ad apportare la sua sapienza strumentale, ma certo è preponderante il ruolo di regista da lui svolto per condurre a termine l'intera operazione.
Sergio Berardo
Ne risulta un viaggio all'indietro nel tempo che riesce a far rivivere con estrema naturalezza le sonorità natalizie che risuonavano nelle valli occitane almeno a partire dall'epoca medievale. I canti e le melodie rimesse a nuovo da Berardo dimostrano di possedere una validità artistica fuori discussione e testimonia di quanto il "cantar Nadal" o "cantar nové" fosse estremamente radicato tra la popolazione. E' la tradizione del presepio cantato ad affiorare con forza, espressione di una religiosità popolare autentica e non soffocata dalle imposizioni dei riti ufficiali che emana un senso di spiritualità e di partecipazione collettiva evidente.
Berardo punteggia il disco con molteplici inserti strumentali (ghironda in RE, ghironda in SOL, semiton, piva d'Estròp, boha, bodega, clarin, flabuta e ton-ton, fifre, fluta de cabra, aboés, saz), ma intorno a lui gravitano musicisti altrettanto sorprendenti che meritano di essere citati per l'adesione incondizionata al progetto: Valeria Benigni e la sua notevole voce, Francesco Giusta e Federico Silvestri (ghironde), Roberto Fresia (organo), Dino Tron (musetas), Riccardo Serra (tamburi), Mario Poletti (mandolino, bouzouki), Emma Rouault (violoncello), Luca Bigio (sax), Marco Martinetto (harmonium), Patrick Rougeot e Jean Paul Faraut (galobet-tamborin), il Coro l'Escabòt diretto da Fabrizio Simondi, il Color Brass diretto da Diego Vasserot.
Alessandro Rosa
Bregada Berard
"Bon Nadal Occitania""
Felmay Records, 13,50 euro