TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 7 marzo 2010

Guido Seborga, Abbiamo visto calpestare il nostro sogno



Cospiratore negli anni bui del regime, valoroso combattente partigiano, giornalista impegnato, militante socialista, Guido Seborga visse progressivamente il disincanto di una generazione (non molto diversa in questo da quella maturata attorno al '68) che aveva visto tradito il proprio sogno di emancipazione. Non perse tuttavia mai, nonostante l'amarezza che traspare nei suoi scritti, la capacità di indignarsi, di sentire sulla sua pelle le ingiustizie patite dagli ultimi. Amaro, qualche volta disperato, mai cinico. Queste riflessioni, tratte dal suo diario ancora inedito, ci offrono l'immagine tragica di un uomo che aveva osato volare troppo in alto e al contempo delineano i primi segni di un imbarbarimento della società e della politica che oggi vediamo totalmente dispiegato. Ancora una volta un sincero ringraziamento a Laura Hess Seborga che ci ha messo a disposizione questo materiale prezioso.

Guido Seborga

"Abbiamo visto calpestare il nostro sogno"

...Pochi uomini decidono le sorti dell'umanità….

...Avevamo combattuto contro la barbara e urlata dittatura aspirando alla liberta, nacque invece dittatura subdola ambigua. Oggi, l'uomo prima ancora di capire e giudicare è già stato violentato, ha già in testa quello che dirà automaticamente secondo il desiderio di pochissimi, silenziosi dominatori…

..oggi siamo al sottouomo del tecnicismo e della pubblicità - del consumo. … fanno marciare per poche lire milioni dei robot e quelli che organizzano i robot ..Robot sottomesso al capo: gioco spregevole..
….Non farsi distruggere dalla macchina .La macchina dovrebbe liberare l’uomo .L’uomo che domina la macchina giustamente distribuita in tutte le parti del mondo…rifiutare i nuovi tiranni di metallo e cemento, ..-non sottomessi ma liberi……non mi basta sopravvivere….
…Possibilità di arricchirsi in pochissimo tempo… le speculazioni piratesche si sfogano come vogliono creando poi le crisi più gravi che colgono gli ingenui mentre i più scaltri sono già a posto…

..Uno Stato che non sia formato dai migliori è lo spettacolo più disgustoso e degradante per il cittadino consapevole…

..C’e chi semina odio. E l’odio spinge alla rivolta l’uomo più giusto Una maggioranza si fa troppo spesso dominare dai pochi più intraprendenti e spregiudicati

..Chi vuole comandare serva: quale altissima parola: questo e lo stato di governo che potrei accettare…

.. Ieri al caffè mi posero una strana domanda di quelle che oggi fanno moda in televisione:“Chi è per lei l'uomo più notevole oggi? “. Non sapevo cosa diavolo rispondere. Continuavano a sollecitarmi una risposta. Alla fine mi decido: “ Colui che sapesse vivere ancora povero “. Mi riservo il lusso dell’utopia tra tanti volgari mercanti piccoli e grossi…..

.. Il conflitto è aperto: sopravvivere o vivere. Ma sempre abbiamo voluto la giustizia nella libertà.

….Abbiamo visto calpestare il nostro sogno dal cavaliere barbaro.
Cavalca spaventato dalla sua ombra. …

(Da: Guido Seborga, Diario 1968)