E' disponibile il n.67/68 de La Riviera Ligure, il quadrimestrale della Fondazione Mario Novaro, voce unica per storia e profondità di contenuti nel panorama culturale della nostra regione. Il quaderno è interamente dedicato alla figura e all'opera di Ettore Cozzani. Ne presentiamo l'indice e due brevi estratti.
La Riviera Ligure
Quaderni della Fondazione Mario Novaro
anno XXIII - n. 1 (67/68) - gennaio/agosto 2012
Vincenzo Caputo
Cozzani letterato e uomo
Gabriele Chioma
"L'Eroica": presupposti culturali ed eziogenesi
Germano Beringheli
"L'Eroica" e la xilografia
Rosa Elisa Grangoia
Scrittori liguri negli anni liguri de "l'Eroica"
Isabella Tedesco Vergano
Letture da "Il poema del mare"
Eda Belsito
Poeta cum Poeta
Anita Ginella
La "Sagra dei Mille"
Franca Guelfi
78 lettere a Mimmo Guelfi
Ettore Cozzani
L'anima nascosta di Genova
Per informazioni e richiesta di copie scrivere a: info@fondazionenovaro.it
L'Eroica, copertina luglio 1911 |
Maria Novaro
Presentazione
All'inizio del '900 in Italia si ebbe un rinnovato interesse per la xilografia, grazie soprattutto alla Mostra Internazionale di Grafica allestita nella Riviera ligure, a Levanto (agosto-settembre 1912), ideata e voluta da Ettore Cozzani. L'anno precedente (30 luglio 1911) aveva dato vita alla Spezia al primo numero de "L'Eroica", rivista fra le più longeve nel panorama letterario e artistico italiano della prima metà del secolo.
Singolare figura, quella dello spezzino Cozzani, lontano da ogni "corrente" o cenacolo, e forse proprio per questo rimasto un pò ai margini della storia culturale della nostra regione, dalla quale per altro si allontana già nel 1917 per proseguire a Milano la propria attività di editore.
Questo quaderno, ricco dei contributi di studiosi, che ne approfondiscono la poliedrica attività, è stato ideato con l'intento di dare appunto risalto al periodo "ligure" di Cozzani e ai suoi rapporti - anche in tempi successivi - con la sua terra d'origine, i suoi artisti, i suoi poeti.
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Ettore Cozzani
L'anima nascosta di Genova
Incredibile città, Genova! Domandatene a chi la conosce e a chi non la conosce: sentirete: il porto (gremito! selve d'alberi, di antenne, di pennoni - elevatori e gru sempre in moto come ragni - barche, pontoni, chiatte che scivolano senza tregua fra le pareti a picco dei piroscafi - profumi, odori, e fetori, grida, fischi, scrosci di catene, ruggiti e mugghi di sirene...); Piazza De Ferrari e Via Venti Settembre (che movimento! tram e automobili da non saper come attraversare, la Posta, la Borsa, i negozi, gente che va e viene, ricostruendo nel cervello frizzante i telegrammi, i listini, moltiplicando, dividendo, tanto di percentuale, tanto di spesa viva, tanto d'utile...); e dovunque e sempre, il danaro: diné! diné! "Quantu u l'à? Quanto u ghe dà?"
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Ettore Cozzani |
Ettore Cozzani
La rivista “L’Eroica” è, con la casa editrice omonima, l’immagine fedele del percorso morale e intellettuale di Ettore Cozzani alla ricerca della Poesia, intesa soprattutto come ragione di vita e di ogni forma artistica, ricerca condotta fuori dai circuiti canonici e dai vari salotti culturali, al di là di ogni scuola e movimento letterario; ricerca che lo ha relegato in un posto solitario nella storia delle nostre lettere, quasi ai margini dell’ufficialità..
Nato il 3 gennaio 1884 a La Spezia da famiglia di modeste condizioni, grazie a una borsa di studio frequenta la Scuola Normale di Pisa dove si laurea con una tesi sulla poesia sanscrita. Studia con Gioacchino Volpe e Vittorio Cian, ma subisce soprattutto l’influenza della figura di Giovanni Pascoli, di cui è allievo devoto e a cui dedica, nel tempo, numerose pagine di approfondimento.
Ben presto comincia a insegnare nella Scuola complementare pareggiata a La Spezia.
Nel 1911 assieme all’architetto Franco Oliva fonda la rivista “L’Eroica”, una rivista che si propone “di annunciare, propagare, esaltare la poesia, comunque e dovunque essa si manifesti: in ciascuna arte e nella vita”.
Nel 1912 organizza a Levanto la prima esposizione italiana di xilografia, evento di grande importanza di cui si festeggia il centenario appunto quest’anno con una mostra itinerante dal titolo “I cento anni della xilografia italiana”.
Tra i miti e modelli di poesia e di vita, oltre Pascoli, è d’Annunzio, che peraltro non collaborerà mai con “L’Eroica”. Cozzani, dopo molte peripezie, riesce però a coinvolger e il “vare” nell’inaugurazione del monumento per l’impresa dei Mille, a Genova, il 5 maggio 1915.
Nel 1917 si trasferisce a Milano, dove continua la sua attività di scrittore ed editore. All’indomani della Seconda guerra mondiale, viene internato a Bresso ma presto rilasciato in quanto riconosciuto innocente. Prosegue la sua attività di editore e divulgatore fino alla morte, avvenuta il 22 giugno 1971.
Giornalista, editore e oratore (notabili alcune sue Lecturae Dantis), Cozzani è anche scrittore (suoi i romanzi La siepe di smeraldo, 1920; I racconti delle Cinque Terre, 1921; Le strade nascoste, 1921; Il Regno Perduto, 1927; Poema del mare, 1928).