TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 24 luglio 2014

Giacomo Checcucci, W l'immaginazione abbasso la realtà.

Da oggi i miei oggetti combinati in esposizione con Vuoto Critico in Progetto Viasansoni (in Via Sansoni a fine di Via Pia) e nel locale Panenudo (all'incrocio tra Via Pia e la galleria della Pinacoteca). W l'immaginazione abbasso la realtà. 

In foto la "Penna oliatore".

Da oggi Giacomo Checcucci, caro amico di Vento largo, espone i suoi oggetti duchampiani combinati con Vuoto Critico in Progetto Viasansoni (in Via Sansoni a fine di Via Pia) e nel locale Panenudo (all'incrocio tra Via Pia e la galleria della Pinacoteca).

W l'immaginazione abbasso la realtà.

Andateci e fate prendere aria al cervello.

In foto la "Penna oliatore".