“A
la chauma de mon clonchier”, poesie nell'occitano-alpino di
Chaumont.
Giorgio Amico
Il coraggio di essere
occitano in un mondo senza più identità
Ci vuole forza d'animo,
coraggio e tenacia (e forse anche un poco di salutare follia
giovanile) per battersi per cause che i più definirebbero senza
neanche pensarci “cause perse”. E l'Occitania è una
di queste, come tutti i grandi sogni, come tutte le battaglie contro
un mondo monodimensionale e opprimente che da tutti i pulpiti si
presenta come l'unico e il migliore possibile.
Ma in un mondo così,
dove tutto è già deciso e tutti i posti occupati, per chi ha
coraggio e cuore resta solo la parte del torto.
E dalla parte del torto
si è seduto Alessandro Strano scrivendo ed editando una rivista di
austera eleganza, ma anche risistemando vecchi
sentieri e ponti dove per generazioni passarono i padri.
Lo scopriamo oggi poeta.
E la cosa non ci stupisce, ché cuore di poeta occorre a chi questo
mondo si ostina a volere diverso. E buon poeta, capace di scrivere
versi che esprimono amore, rabbia, ma soprattutto una tenerezza
musicale e gentile, grazie anche alla padronanza perfetta di quella
che è la lingua poetica per eccellenza, un occitano che lui chiama di montagna, ma a noi pare antico e moderno
al tempo stesso, capace di suscitare echi millenari ma anche di
parlarci dell'oggi, e dunque classico.
Ostinatamente occitano,
nei suoi scritti e nelle sue poesie, Alessandro si mostra lucidamente consapevole che le radici linguistiche e culturali (amorosamente
coltivate e protette) non sono un muro che separa e isola dall'altro,
ma un ponte che unisce, come le sue montagne da sempre luoghi di
passaggio e di incontro diventate nel mondo attuale delle merci e del
capitale confine, barriera, limite.
Barriere che vanno
combattute e abbattute per diventare davvero umani, al di là di ogni
separazione, per vincere le paure che ci fanno sentire impotenti, che ci rendono sudditi. Da buon
passeur Alessandro conosce i sentieri che portano oltre i crinali, ad un altrove che è il luogo dell'animo, del nostro animo.
E' lì che ci riconducono i suoi versi.
E allora il coraggio di
Alessandro è proprio quello di essere, prima che occitano, uomo. Di
vivere a pieno la propria umanità, aiutando noi, suoi lettori, a
riscoprire la nostra. In questo sta il suo merito di poeta. Perché a
questo serve la poesia: a farci sentirci davvero umani, ad aiutarci a divenire davvero umani. E a questo serve anche la lotta.
Resistença encuei
(che è anche il titolo di una
delle sue poesie).
Resistenza
oggi e sempre.
Alessandro Strano
A la chauma de mon clonchier
(All'ombra del mio campanile)
Poesie nell'occitano-alpino di
Chaumont
Impremix. Torino, 2018