TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 16 maggio 2021

Novità in libreria. Uno sguardo dall'interno sulla storia delle Brigate Rosse

 


Brigate Rosse: un diario politico

L'arresto di alcuni ex-brigatisti da anni rifugiati in Francia ha aperto un largo dibattito volto più a demonizzare le lotte operaie e studentesche di quegli anni, la zona grigia da cui le BR sarebbero nate e su cui si sarebbero appoggiate, che a fare opera di chiarezza storica. In realtà la storia degli “anni di piombo” è molto più complessa e contraddittoria di quanto sia stata presentata in interviste e dichiarazioni che, a partire di quelle di Mattarella, di fatto tendono a criminalizzare una intera stagione di lotte studentesche e operaie. Interventi che non aiutano a capire cosa realmente accadde in quegli anni. Il libro che presentiamo, di fatto un documento interno delle BR degli inizi degli anni 80 quando era chiara ormai la sconfitta del loro progetto politico, contribuisce a capire meglio cosa realmente pensassero i brigatisti. Teorie troppo sbrigativamente definite come “deliranti”. Ne riportiamo la presentazione editoriale con la premessa che dovrebbe essere inutile, ma che in questi tempi è comunque opportuna a evitare fraintendimenti, che conoscere non significa né giustificare né condividere, ma solo fare il primo passo perché simili tragedie non possano di nuovo accadere.

G.A.

“Il primo rendiconto critico e autocritico della storia delle Brigate rosse a opera di alcuni suoi autorevoli dirigenti e militanti. Questo eccezionale documento inedito corredato da un ampio apparato di note, ricostruisce, fase per fase – dal biennio 1968-69 alla metà degli anni Ottanta – i convulsi mutamenti del contesto storico-politico italiano, permettendo al tempo stesso di entrare all’interno di dinamiche ancora oggi sconosciute della complessa storia delle Brigate rosse. Soprattutto il lento dissidio tra la componente dei suoi fondatori storici imprigionati da anni e la direzione esterna. Dissidio insanabile che, dopo l’esito del sequestro Moro, sfocerà in una serie di scissioni, preludio dell’esaurirsi di un progetto politico rivoluzionario che ha segnato in modo indelebile la storia recente del nostro paese”.


Brigate rosse: un diario politico
Riflessioni sull'assalto al cielo
Silvia De Bernardinis (a cura di)
DeriveApprodi, 2021