TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 14 maggio 2021

ROLANDO MIGNANI l’indefinibile (memoria del senso) a cura di Sandro Ricaldone

 


ROLANDO MIGNANI

l’indefinibile

(memoria del senso)

a cura di Sandro Ricaldone


Entr'acte
via sant'Agnese 19R – Genova
13 maggio – 8 giugno 2021
orario: giovedì-venerdì 16-19
apertura: giovedì 13 maggio ore 17
ingressi contingentati

Dopo l’ulteriore pausa imposta dalle prescrizioni contro la diffusione della pandemia, Entr’acte riprende l’attività espositiva con una mostra dedicata a Rolando Mignani, a dieci anni dalla vasta antologica allestita presso il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce ed a venti dalla sua ultima esposizione personale.

Mignani è una delle figure di spicco del gruppo della Scrittura Visuale, riunito attorno ad Ugo Carrega che ne è stato il teorico e il promotore, in un ambito liminale “tra significante e significato”.

A proposito dell’opera di Mignani proprio Carrega scriveva, nel presentarne nel 1971 una personale al Centro Tool di Milano: “Non si tratta di usare la poesia visuale per dire le stesse cose di sempre. Non si tratta di conferire alle parole una conformazione mimetica. Si tratta di usare i tracciati spaziali della pagina come significanti, di avere consapevolezza che tutto ciò che viene messo sulla pagina deve rispondere ad una necessità sintattica (di rapporto fra i segni) per un finale risultato semantico, che tutto è materiale usabile in poesia e che tutto il materiale può essere usato su due piani: denotato (oggetto cosa) e denotante (parola segno che sta per la cosa oggetto)”.

Rolando Mignani (1937-2006) nasce nel quartiere di Rivarolo da una famiglia di sarti. Lavora fin da giovanissimo nell'edilizia e nel porto, e a 15 anni comincia a interessarsi alla poesia. Lavora in fonderia (prima alla Bruzzo poi alla Grondona, come gruista). Fa amicizia con Ugo Carrega ed entra in contatto con altri poeti genovesi che sperimentavano la verbovisualità: Corrado D'Ottavi, Martino Oberto e Rodolfo Vitone. Grazie al Centro Tool fondato da Carrega partecipa a varie mostre collettive e pubblica sulle riviste del gruppo. In questo periodo si avvicina alla poesia di E. E. Cummings su cui continuerà a riflettere per il resto della sua vita. Negli anni Settanta si avvicina a Carlo Romano, intellettuale non allineato e gestore, con il fratello Mario, della Libreria Il Sileno: con lui e Alfredo Passadore fonderà l'Atelier Bizzarro, un "centro studi e documentazione sull'immaginario" che produce un Bollettino e pubblica due suoi libri d'artista: La rimozione dell'orecchio nell'elargizione dell'occhio e Si può dimostrare quel che si vuole ma a un certo punto del gioco C vale G, entrambi del 1975. Nel 1976 esce invece Quaderno per il raddrizzamento delle nome e dei cosi per La Nuova Foglio di Macerata, editrice attenta al movimento della poesia visiva e concreta. A partire dalla fine degli anni Settanta ha contatti e collaborazioni con vari giovani artisti genovesi come Giuliano Galletta e Nicola Bucci e inizia a coltivare la performance. Negli anni Ottanta è impegnato nella redazione di riviste centrate su questioni politiche ed estetiche, come Stato inferto e Ghen Liguria. In particolare a quest’ultima collaborano filosofi e studiosi di grande livello come Jean-Luc Nancy e Mario Perniola. Nel 2001 tiene alla galleria Leonardi V-Idea di Rosa Leonardi la sua ultima mostra personale, PILGRIMage - in collaborazione con Paolo Argeri - al cui centro è ancora una volta Cummings.

In occasione della mostra viene attivato il sito https://rolandomignani.it, dedicato all’opera dell’artista.