TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


sabato 19 novembre 2016

Wounded Knee 1973. Territorio libero d'America


Donald Trump sostiene che i migranti clandestini vanno espulsi. Chissà cosa ne pensano i nativi americani che non ci risulta abbiano mai concesso ai "visi pallidi" permessi di immigrazione e di soggiorno. Nel 1973 a Wounded Knee gli Indiani Americani insorsero contro la distruzione della loro cultura e il non rispetto dei trattati. Dopo 71 giorni di autogoverno tribale la protesta fu repressa con i carri armati. Una pagina da ricordare oggi mentre in America tornano a soffiare i freddi venti dell'intolleranza e della supremazia bianca.

Giorgio Amico

Wounded Knee 1973. Territorio libero d'America

Nell'estate del 1968, duecento membri delle comunità Indiane Americane si riunirono per discutere della condizione dei nativi americani ed in particolare della brutalità della polizia, della disoccupazione e della politica federale. Da questo incontro nacque l'American Indian Movement, meglio conosciuto come AIM.

L'AIM iniziò fin da subito una vivace attività per il rispetto dei trattati siglati dal governo americano e contro la corruzione delle amministrazioni tribali delle riserve. Questa campagna terminò con uno scontro armato, il primo dopo un secolo, tra giovani guerrieri Lakota e truppe americane. Fu l'assedio di Wounded Knee, luogo simbolo della resistenza nell'Ottocento contro le giacche blu.


Nell'inverno 1973 un gruppo di giovani Indiani Americani della Nazione Lakota occupava, armi alla mano il territorio di Wounded Knee richiedendo il rispetto degli accordi siglati nel 1868, il controllo delle Black Mountains (territorio sacro per i Lakota), la rimozione delle corrotte autorità delle riserve, la fine dello sfruttamento e della distruzione dei territori da parte delle grandi compagnie minerarie americane. Tragica la situazione della Riserva di Pine Ridge, dove l'uso incontrollato di agenti chimici nelle ricerche minerarie aveva causato l'avvelenamento delle falde acquifere con la conseguente larga diffusione delle malattie tumorali e delle nascite di bambini deformi.


Quando l'AIM prese il controllo di Wounded Knee, nella riserva arrivarono giovani nativi da tutti gli Stati Uniti e fu creato un consiglio formato dai rappresentanti di 75 Nazioni Indiane. Nonostante le leggi americane permettano di portare in pubblico armi, il governo federale denunciò come terrorismo l'occupazione e invio contingenti di truppe e dello FBI.


Il comitato di occupazione non si lasciò intimidire e richiese la fine delle aggressioni contro il popolo indiano, lo scioglimento delle amministrazioni corrotte, una ridiscussione dei 371 trattatvi tra le Nazioni Native e il governo federale, non uno dei quali in un secolo risultava rispettato. In attesa di una risposta da parte delle autorità, i  giovani Lakota rifiutarono di consegnare le armi. Il governo rispose tagliando l'elettricità e impedendo ogni rifornimento di viveri dall'esterno.


Nonostante la durezza del clima, spesso molto sotto lo zero, per tutto l'inverno i ragazzi e le ragazze di Wounded Knee rifiutarono di arrendersi e vissero secondo i costumi tradizionali, celebrando nascite e matrimoni secondo gli antichi riti.

La lotta non fu senza vittime: due occupanti furono assassinati e di altri dodici, usciti dalla riserva in cerca di viveri, non si seppe più nulla, probabilmente sequestrati e fatti sparire dalle squadracce armate che fiancheggiavano le forze di polizia e i militari.


Dopo 71 giorni, l'esercito diede l'assalto con i mezzi corazzati alla riserva. 1200 occupanti furono arrestati. Fu l'inizio di un regime di terrore attuato dalle corrotte autorità tribali restaurate nel loro potere: in tre anni 64 membri dell'AIM furono assassinati, 300 sequestrati e sottoposti a torture, 562 arrestati. 


Nonostante ciò Wounded Knee resta una grande vittoria per gli Oglala Sioux come per tutte le altre Nazioni Indiane, che per un breve periodo erano ritornate ad essere un popolo libero.


(Nostra rielaborazione di materiali dell'AIM)