Boris Biancheri
Premio Mario Novaro a Boris Biancheri
Premio Mario Novaro a Boris Biancheri
L’Ambasciatore Boris Biancheri è il personaggio a cui verrà conferito il Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure, XX edizione.
Il 1 ottobre 2010 alle 18 a Ventimiglia presso Villa Hanbury, cerimonia di consegna del Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure a Boris Biancheri.
Padrini della cerimonia il Prof. Mauro Giorgio Mariotti Direttore dei Giardini Botanici Hanbury, il Prof. Giorgio Bertone, docente di letteratura italiana all’Università di Genova, l’Ambasciatore Maurizio Moreno, Presidente dell’ International Institute of Humanitarian Law.
Boris Biancheri è nato a Roma il 3 novembre 1930, da famiglia ligure per parte di padre e russa per parte di madre. Ha avuto un’infanzia romanzesca passata a Roma tra gli esuli russi amici della madre. Ha studiato nella capitale, dove si è laureato in Giurisprudenza nel 1953.
Nel 1956 è entrato nella carriera diplomatica, dapprima nel Gabinetto del Ministro Gaetano Martino, poi in Grecia e in Francia. è stato Ambasciatore italiano a Tokyo, a Londra e a Washington.
Come Direttore generale degli affari politici del Ministero Affari Esteri è stato negoziatore italiano del Trattato di Cooperazione Politica europea in vista della stesura del Trattato di Maastricht.
Terminata la carriera diplomatica, dal 1997 è stato presidente dell’ANSA e dal 2004 al 2008 Presidente FIEG. è editorialista del quotidiano «La Stampa» e membro della Fondazione Italia USA. Attualmente è Presidente dell’Istituto di Studio di Politica Internazionale (ISPI) di Milano.
Autore di narrativa con L’ambra del Baltico: carteggio immaginario con Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Feltrinelli 1994), Il ritorno a Stomersee: tre racconti consolari (Feltrinelli 2002), Il quinto esilio (Feltrinelli 2006), e di saggistica con Accordare il mondo-La diplomazia nell’età globale (Laterza 1999), Il nuovo disordine globale. Dopo l’11 settembre (Università Bocconi Editore, 2002).
Boris Biancheri è sposato con Flavia Arzeni e ha due figli. è un appassionato lettore, i suoi autori preferiti sono, come ama dire, esuli: Nabokov e Brodsky; è scrittore, cultore di musica e pianista jazz.
Con la Liguria, dove torna volentieri, ha un legame profondo, è testimone della sua trasformazione ma non nostalgico “laudator temporis acti”; ne ha osservato il passaggio da terra di ulivi a terra di intensa floricoltura, a meta di turismo. Non ha rimpianto per il passato, infatti dice “con 21 traslochi alle spalle essere nostalgico sarebbe una tragedia”.
Una rondine in ceramica, modellata da Umberto Piombino, a riproduzione del logo della Fondazione e montata su una base di olivo è il Premio che l’architetto Maria Novaro, Presidente della Fondazione Novaro, consegnerà a Boris Biancheri nella suggestiva cornice dei giardini Hanbury con questa motivazione:
“A ricordo dei molteplici interessi del personaggio a cui è intitolato, il Premio Mario Novaro è destinato ogni anno, dal 1991, a una personalità, nata o attiva in Liguria, che con la sua opera abbia esaltato i valori della cultura in qualsivoglia forma o linguaggio espressivo.
La scelta di assegnare il Premio, per il 2010, a Boris Biancheri prende in considerazione le varie attività nelle quali il personaggio si è distinto: la diplomazia, il giornalismo, la scrittura, portando nella società una cultura viva e attuale sotto differenti aspetti e angolazioni, un’eredità che discende dalle sue origini nell’estremo Ponente ligure. Va infatti ricordato che Boris Biancheri, ancorché romano di nascita, è stato ed è tuttora molto legato alla terra da cui proviene la sua famiglia.
Terra che ha infatti dato i natali ad un suo illustre antenato, Giuseppe Biancheri, che, dopo aver ricoperto altri prestigiosi incarichi, fu presidente della Camera dei Deputati al tempo del neonato Regno d’Italia.
Non per caso «La Riviera Ligure» (allora «di Ponente»), edita dai Novaro per la Ditta Sasso, riservava nel 1896 alla figura di Biancheri un dettagliato articolo accompagnandolo con l’immagine della casa di famiglia a Ventimiglia: «una casa modesta che non ricorda certo il fasto di dubbia origine di cui si circonda più d’un uomo politico famoso»”.
Il Premio Mario Novaro per la Cultura Ligure giunge oggi alla XX edizione. Dalla sua istituzione lo hanno ricevuto: Ligustro (Giovanni Berio, 2009), Giuliana Traverso (2008), Umberto Albini e Vico Faggi (2007), Eugenio Carmi (2006), Massimiliano Damerini (2005), Lucio Luzzatto (2004), Giuliano Montaldo (2003), Edoardo Sanguineti (2002), Enzo Maiolino (2001), Elena Bono (2000), Ivo Chiesa (1999), Vittorio Gassman (1998), Francesco Biamonti (1997), Renzo Piano (1996), Teatro della Tosse (1995), Luciano Berio (1994), Beatrice Solinas Donghi (1993), Alessandro Fersen (1992), Emanuele Luzzati (1991).
La Fondazione Mario Novaro, è un ente riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Liguria, nato, per la volontà degli eredi e di un gruppo di docenti dell'Università genovese, allo scopo di valorizzare il lascito intellettuale dell'imprenditore onegliese Mario Novaro, direttore della rivista «La Riviera Ligure», e di proseguirne le iniziative a favore della cultura ligure del Novecento.
La Fondazione attua il proprio compito istituzionale attraverso la realizzazione di incontri, mostre, convegni e l'edizione di testi. Nello svolgimento dell'attività ha occasione di collaborare con Enti locali, Atenei e varie istituzioni nazionali ed internazionali. Di questo mutevole lavoro culturale, la Fondazione dà rendiconto attraverso i "notiziari" regolarmente pubblicati in appendice ai quaderni quadrimestrali, che hanno ripreso la vecchia testata novariana.
http://www.fondazionenovaro.it/