TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 2 dicembre 2010

Stupori, finzioni e altre geometrie



E' con emozione, e lo diciamo senza retorica, che pubblichiamo questo testo del Maestro Sandro Lorenzini, caro e vecchio amico di Vento largo, consapevoli come siamo che le sue opere e le sue riflessioni travalichino il campo limitato, per quanto importante dell'arte, per parlare a chi oggi si interroga sul senso del vivere e del fare.

Sandro Lorenzini

STUPORI, FINZIONI E ALTRE GEOMETRIE

Ci sono attimi speciali nella vita, in cui d’un tratto, cogliendoci sempre impreparati, lo stupore ci spiazza, invade la mente, si fa spazio fra gli altri pensieri e li zittisce e rimane lì al centro di tutto per un tempo fuori dal tempo, a nutrirci di gioia, sorpresa,nuovi pensieri. In un attimo ci troviamo immersi in una geometria nuova, certamente non euclidea, messi in cammino a nostra insaputa sulla linea sottile e smisurata di una spirale lungo la quale ci muoviamo al contempo sia verso la vertiginosa precisione del suo centro, sia nella direzione opposta attraverso distanze rarefatte e ineffabili che sfumano nell’infinito.
Le porte per cui lo stupore entra e ci invade la mente sono semplici e note, sono quelle della vista, dell’udito, del tatto.
Al contrario i meccanismi per cui uno sguardo, un suono, una forma diventano altro da sé sono lievi e sottili come tele di ragno.


Uno di questi è senz’altro quello della finzione.
Un racconto non è mai il fatto che narra. Appena il fatto narrato inizia a prendere forma nella mente del suo narratore, ben prima di uscire nel mondo, incomincia a mutare, si specchia nella forma del pensiero di chi lo sta pensando e la fa sua, aderisce alle pareti di quella mente e ne assume i contorni, come l’acqua in un vaso che la contiene e ne è colmo. Quando infine dalla bocca del vaso l’acqua è versata e bagna e si spande e dilaga, coglie ciascuno in un modo diverso eppure vero. Il fatto narrato diviene mille volte sé stesso e diverso da sé. Il narratore lo intuisce e in qualche modo lo teme, vorrebbe che quell’acqua mantenesse anche fuori la forma del cavo del vaso, ma sa che non può. Ciò che può fare (e il farlo è un atto leale e fedele) è insaporire quell’acqua, vestire il fatto narrato di vesti diverse, mutarne un poco l’aspetto, sapendo che il viaggio di quel nuovo viaggiatore raggiungerà mille impensabili mete così lontane da quella partenza che era così certa all’inizio, così una e così vera, così misurabile e netta. Ciò che il narratore fa è un atto d’amore: finge che il fatto sia altro, gli confeziona un diverso vestito, gli muta l’aspetto e la voce e la storia. Allora il fatto può andare a cercarci, a raccontarci con voce mutata le cose.
Ci visita una finzione.
L’acqua si versa entro noi, ne riempie il cavo, ci colma.
Nell’attimo speciale ci nutre, ci sorprende, genera nuovo pensiero.
E’ il mistero dei fatti che, narrati, sono altri fatti, percorsi lungo spirali cosi’ ampie da essere rette, rette che si snodano sinuose per altri destini, verticali tese fra due opposti abissi che nella mente diventano un unico punto.
Mistero. Ma bello.



Sandro Lorenzini nasce a Savona nel 1948. Diplomatosi in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera lavora alla Scala e al Piccolo Teatro di Milano. Intorno alla metà degli anni Settanta prende a frequentare l'ambiente artistico albisolese e a dedicarsi alla ceramica e poi alla scultura. Dal 1984 tiene corsi di ceramica all' Università di Berkeley e alla California State University di San Josè. Intensa la sua attività espositiva in Italia e all'estero, soprattutto in Francia, Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone.