TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 17 gennaio 2017

Risorgimento sconosciuto: la torta di Mazzini



Nell'ambito di una ricerca sul giovane Mazzini ci siamo imbattuti nella ricetta di una torta. Eccola.

Giorgio Amico

La torta di Mazzini

Di Giuseppe Mazzini la retorica patria ci ha tramandato un'immagine funerea che lo rende antipatico ai più. In realtà Pippo, come lo chiamavano gli intimi, fu personaggio affascinante: amante della musica (suonava benissimo la chitarra), del canto e del cibo. Lo dimostra questo brano di una lettera che dall'esilio svizzero egli inviò alla madre. Una ricetta che, riscoperta negli anni Trenta, ha dato vita a un dolce ancora oggi molto ricercato a Genova.


Prima di dimenticarmi, voglio mantenere la mia promessa. Eccovi la ricetta che vorrei faceste e provaste, perché a me piace assai, traduco alla meglio, perché di cose di cucina non m’intendo, ciò che mi dice una delle ragazze in cattivo francese:

Pelate e pestate fine fine tre once di mandorle, tre once di zucchero fregato prima ad un limone, pestato finissimo.

Prendete il succo di un limone, poi due gialli d’uovo, mescolate tutto questo e muovete, sbattete il tutto per alcuni minuti, poi sbattete i due bianchi di uovo quanto potete: “en neige”, dice essa, come la neve, cacciate anche questi nel gran miscuglio, tornate a muovere.

Ungete una “tourtiere”, cioè un testo da torte, con butirro fresco, coprite il fondo della tourtiere con pasta sfogliata, ponete il miscuglio nel testo, su questo strato di pasta sfogliata, spargete sopra dello zucchero fino e fate cuocere il tutto al forno”