TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 5 marzo 2018

E' la democrazia, bellezza. Potere al popolo


    (Da L'espresso del 4 marzo 2018)

E' la democrazia, bellezza. Potere al Popolo


Che il voto rispecchi lo stato d'animo di un paese è un dato tanto ovvio da essere quasi banale. E allora perchè stupirsi di ciò che è appena accaduto nelle urne? Saranno contenti i sostenitori dell'esistenza di una società civile contrapposta alla politica. Oggi questa frattura, ammesso che ci sia mai stata, è finalmente ricomposta. Mai come ora si può dire come gli antichi romani, che di casini elettorali se ne capivano, Vox populi, vox dei.

L'Italia degli odiatori maniacali su Facebook, il paese dei creduloni nelle scie chimiche e nella nocività dei vaccini, il popolo degli evasori fiscali, dei costruttori abusivi, degli imprenditori spregiudicati che non vogliono controlli e regole; l'Italia dei talkshow televisivi, degli urlatori di professione e dei cacciaballe, il paese dei “non sono razzista, ma”, il popolo di chi pensa che ci vorrebbe di nuovo Mussolini, la massa di chi parcheggia sul posto dei disabili “tanto è per un minuto”, di chi lascia l'auto in doppia fila per andare al bar; in una parola, l'Italia dei furbi, degli analfabeti orgogliosi di esserlo, degli insofferenti delle regole ha finalmente un'adeguata rappresentanza politica.

Vedremo cosa sapranno fare. Per ora auguriamo Buona fortuna a tutti gli altri. Ne avranno davvero bisogno.