Raniero Panzieri è uno dei principali intellettuali e organizzatori culturali del movimento operaio italiano del secondo dopoguerra. Negli anni Cinquanta è stato dirigente del Partito socialista, teorico del controllo operaio e della democrazia diretta, fautore di una rilettura anti-dogmatica di Marx nel contesto del «neocapitalismo». Trasferitosi a Torino ha fondato la rivista «Quaderni rossi», da cui è nata l'esperienza dell'operaismo politico. Rifiutandosi di concepire le macchine e la tecnologia come strumenti neutrali di sviluppo e progresso, ha analizzato i rapporti di sfruttamento del cosiddetto «miracolo economico» italiano a partire dalle lotte operaie. Prematuramente scomparso a 43 anni, la sua attività di ricerca si rivela anche oggi dotata di una grande forza di anticipazione per la teoria politica e la sociologia del lavoro critica. A cent'anni dalla sua nascita, il volume ripercorre la straordinaria biografia intellettuale e politica di una figura ancora troppo poco conosciuta.
Raniero Panzieri e i «Quaderni rossi»
DeriveApprodi, 2021
10 euro