TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 21 dicembre 2021

Raniero Panzieri e i «Quaderni rossi»


Raniero Panzieri è uno dei principali intellettuali e organizzatori culturali del movimento operaio italiano del secondo dopoguerra. Negli anni Cinquanta è stato dirigente del Partito socialista, teorico del controllo operaio e della democrazia diretta, fautore di una rilettura anti-dogmatica di Marx nel contesto del «neocapitalismo». Trasferitosi a Torino ha fondato la rivista «Quaderni rossi», da cui è nata l'esperienza dell'operaismo politico. Rifiutandosi di concepire le macchine e la tecnologia come strumenti neutrali di sviluppo e progresso, ha analizzato i rapporti di sfruttamento del cosiddetto «miracolo economico» italiano a partire dalle lotte operaie. Prematuramente scomparso a 43 anni, la sua attività di ricerca si rivela anche oggi dotata di una grande forza di anticipazione per la teoria politica e la sociologia del lavoro critica. A cent'anni dalla sua nascita, il volume ripercorre la straordinaria biografia intellettuale e politica di una figura ancora troppo poco conosciuta. 


Marco Cerotto
Raniero Panzieri e i «Quaderni rossi»
DeriveApprodi, 2021
10 euro