TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 31 dicembre 2021

Donne e rivoluzione: "Inés e l'allegria" di Almudena Grandes

 

Almudena Grandes, scomparsa recentemente, è conosciuta in Italia soprattutto per “Le età di Lulù”, opera minore ma vendutissima per il contenuto erotico. Meno conosciuta resta invece la sua produzione complessiva, in larga parte finalizzata a ricostruire attraverso i suoi personaggi la tragedia della guerra civile e della dittatura franchista. Tra i suoi romanzi più belli “Inés e l'allegria”, storia di una giovane donna attiva nella resistenza armata alla dittatura di Franco. Una pagina poco conosciuta dell'antifascismo spagnolo che questo bel romanzo descrive non senza un tocco di ironia. Ne proponiamo la presentazione editoriale.


Presentazione

A Madrid, nel 1936, Inés si ritrova all’improvviso sola in un momento cruciale per il suo Paese. L’affermazione del Fronte popolare e la situazione politica tesa consigliano a sua madre e suo fratello, attivista nelle file dei falangisti, di tenersi lontani dalla capitale. Sfidando le proprie origini aristocratiche e le idee reazionarie che ha respirato fin da bambina, la giovane Inés comincia a frequentare un gruppo di militanti comunisti e trasforma la casa di famiglia in un ufficio del Soccorso rosso internazionale.

Ma quando il sogno repubblicano si infrange, la ragazza viene arrestata a causa del tradimento di un compagno, e si ritrova prima nel famigerato carcere di Ventas, poi reclusa in un convento e, infine, a condividere con la cognata Adela una sorta di prigione dorata in una casa sperduta in mezzo ai Pirenei. Solo due cose la consolano: la scoperta dei piaceri della cucina e l’ascolto notturno della Pirenaica, la radio clandestina del Partito.

È così che, nell’ottobre del ’44, viene a sapere che l’esercito dell’Unione nazionale spagnola si prepara a invadere la Val d’Aran e a lanciare l’operazione Riconquista della Spagna. Inés capisce che per lei è arrivato il momento di riscattarsi, di agire: in sella al purosangue Lauro e con un carico di cinque chili di ciambelle, vola incontro all’allegria. La troverà, tra le braccia del capitano Galán e ai fornelli del municipio di Bosost, cucinando per il Lobo e i suoi uomini.

I loro destini e il loro eroico tentativo di liberare la Spagna dalla dittatura si intrecceranno con le grandi vicende della Storia, del Partito comunista spagnolo in esilio e dei suoi dirigenti, con le ambizioni, i calcoli, gli errori e gli amori che possono sconvolgere una vita e mutare il corso degli eventi, individuali e collettivi.


Almudena Grandes
Inés e l'allegria
Guanda, 2011
20 euro