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Giorgio Amico
E' morto Pasquale
Indulgenza
Nei giorni bui della
avanzata della destra e del fascismo che torna come un rigurgito
acido della storia, nei giorni dell'egoismo, della paura e del
rancore, Pasquale se ne è andato, all'improvviso, proprio quando
c'era più bisogno della sua intelligenza, della sua umanità, della
sua passione.
Pasquale se è andato in
questo inverno della politica e della civiltà, senza poter vedere la
primavera che, ne era sicuro, ne sono sicuro, tornerà a fiorire,
quando la forza luminosa delle idee di solidarietà, di giustizia, di
pace, tornerà, come già in passato accadde, a squarciare le tenebre
del sospetto, dell'intolleranza, dell'odio che avvolgono questo mondo
di spettri in cui siamo da tempo costretti a vivere. Per questa primavera, che
non vedrà, Pasquale ha lottato, ha vissuto, ha amato.
Di lui ricordo un
pomeriggio passato insieme a discutere di filosofia e di letteratura,
di arte e di politica, del sogno comune di una vita che valesse
davvero di essere vissuta, del senso profondo e vero delle cose.
Addio, Pasquale, hai
testimoniato in ogni momento della tua vita, come educatore e come comunista, di come si possa restare umani in un
mondo che umano non è, di come si possa lottare con durezza e tenacia, ma senza
perdere la tenerezza.
Non lo dimenticheremo,
non ti dimenticheremo.