TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 29 novembre 2021

Arrigo Cervetto – Danilo Montaldi. Storia di una amicizia 1

 


Di Danilo Montaldi sono stati messi in risalto gli stretti rapporti con Socialisme ou Barbarie, con il Partito comunista internazionalista di Onorato Damen, con Raniero Panzieri e il gruppo nascente dei Quaderni Rossi. Nessuno, né Merli, né Mangano, tantomeno Fofi, giusto per citare i più noti studiosi che si sono occupati dell'intellettuale cremonese, ha mai speso una parola sul rapporto che ci fu – e strettissimo – fra Montaldi e Arrigo Cervetto. Una lacuna che la pubblicazione del carteggio fra i due rende ora possibile colmare.


Giorgio Amico

Arrigo Cervetto – Danilo Montaldi. Storia di una amicizia 1


Nello stesso anno Montaldi stringe i primi contatti con i Gruppi anarchici di Azione proletaria. Il 25 gennaio 1954 Pier Carlo Masini relaziona ai compagni dei Gaap in merito ad una riunione tenutasi a Milano per dare corso al progetto di fare del mensile «Prometeo» del Partito comunista internazionale l'organo teorico comune della sinistra rivoluzionaria:

«Alla riunione erano presenti, oltre al sottoscritto, Damen, tre giovani cremonesi del PCInt,, Bellini e Galli. Si trattava quindi di una riunione allargata, non ancora di una riunione della Redazione. […] Dei tre giovani di Cremona, Montaldi (che tuttavia parò poco e andò via prima della fine) è il più vicino a noi. […] Montaldi, come sai, si occupa già della diffusione del giornale». (Masini a Vinazza. In A. Cervetto, Opere 24, Milano, Edizioni Lotta comunista, 2019, p. 10).

Dal resoconto di Masini emergono due elementi di grande interesse: l'atteggiamento, già sottolineato da altri, di estrema cautela tenuto da Montaldi nelle riunioni pubbliche, ed il fatto, del tutto sottovaluto finora, che mentre collabora con gli internazionalisti di Damen, il giovane militante cremonese funge anche da punto di riferimento a Cremona per i Gaap diffondendone in città il giornale «l'Impulso».

Ma Montaldi non si limita a questo, egli instaura uno stretto rapporto con il quasi coetaneo Arrigo Cervetto, caratterizzato da reciproca simpatia e grande amicizia. Montaldi e Cervetto concordano insieme un lavoro di ricerca sulle prime forme di opposizione in Russia. In particolare Montaldi traduce la Piattaforma Smirnov-Sapronov del 1923, mentre Cervetto lavora sul libro della Kollontaj « L'opposizione operaia in Russia».

«Sto vedendo – scrive Montaldi – il modo di tradurre estratti dalla “Piattaforma Smirnov-Sapronov” secondo quanto avevamo concordato insieme. È un lavoro interessante, questo che si può fare. Parlare prima delle Opposizioni nel partito russo, poi delle Opposizioni nell'Internazionalew: Pannekoek, Gorter, Rühle. Questo lavoro andrebbe fatto soprattutto con ampie citazioni dei testi e con brevi note di accompagnamento. Lefort nel suo articolo sui Temps Modernes cita due altri gruppi di opposizione che Trotsky stesso avrebbe contribuito a reprimere: il “Gruppo Operaio” e “Verità Operaia”. Sarebbe interessante poter inserire nel lavoro che stiamo facendo un'analisi anche breve di questi gruppi minori. Non puoi trovare del materiale […] magari sulla stampa anarchica». (Montaldi a Cervetto, lettera del 28 maggio 1954. In A. Cervetto, cit., p. 57)

Oltre al riferimento a Claude Lefort, esponente di punta dei socialbarbari, è interessante qui notare come Montaldi lavori sui fattori che già dall'inizio degli anni '20 pongono le basi in URSS poi della controrivoluzione staliniana. Montaldi non ha preclusioni ideologiche, tanto da cercare appigli nella stampa anarchica a partire proprio da “L'Impulso” che sta portando avanti una innovativa sintesi del pensiero marxista e di quello libertario. Cervetto risponderà con una lunga e articolata lettera in cui non solo accetta, ma addirittura rilancia la proposta di Montaldi ampliandone gli ambiti ad un lavoro « per fare una vera storia del Pcb (e della rivoluzione russa e della controrivoluzione stalinista) in confutazione di quella “ufficiale”». La chiusura della lettera rivela la profonda stima che lo lega al compagno cremonese e al gruppo di giovani riuniti attorno a lui:

« A mia conoscenza per le città che ho girato, avete l'unico gruppo superiore della media e ciò mi ha fatto piacere. Lo dico disinteressatamente. Anzi spero di poter col tempo essere di nuovo a Cremona perché ho trovato basi serie e interessanti di discussione abbastanza elevata. Dunque io credo che a Cremona si possa fare questo lavoro collettivo. E in seguito si possa fare anche un convegno di studi delle rispettive organizzazioni. Vedremo.» (Cervetto a Montaldi, lettera del 1 giugno 1954. In A. Cervetto, Opere, 24, cit., p. 59)

Proposta immediatamente accettata con entusiasmo da Montaldi con una lettera a Cervetto del 7 giugno che evidenzia anche il rapporto di amicizia e di reciproca stima creatosi fra i due giovani rivoluzionari:

«Caro Cervetto,

per quanto interessa Toller, appena riceverò il libro da Vinazza, cercherò di scrivere qualcosa per Prometeo con del materiale inedito in Italia (Poesie, lettere, ecc.). ti sarei grato se mi potessi indicare qualche saggio su riviste (escluso il Politecnico).

Per l'opposizione Smirnov-Sapronov so portando a termine la traduzione. Si tratta di un opuscolo di ottanta pagine, che bisogna ridurre moltissimo, e questo non è facile. È già pronto il tuo saggio sull' “Opposizione operaia” ? Me ne potresti mandare una copia? Mi servirebbe come indicazione. Mi interesserò per le collezioni di riviste francesi. Intanto aspetto la tua bibliografia e a giorni pereparerò anch'io per te una cosa del genere, ma te lo dico subito, non ho molto. Siono d'accordo completamente su quanto concerne il lavoro per una storia del Pcb.

Anche i compagni sono d'accordo. Bottaioli ci potrebbe aiutare. (…)

Allo stato attuale delle cose bisogna coordinare i nostri sforzi. (…) A Cremona c'è qiualcuno che potrebbe fare altre cose. Vedi tu nell'ambuente dei GAAP le possibilità che ci sono per un lavoro in équipe. Scrivi presto. Ti scriverò ancora.

Saluti ai compagni.

Fraternamente» (Ivi, pp. 65-6)