TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 24 novembre 2020

Novità in libreria. In fuga dagli zar. Russi nelle Riviere tra '800 e '900

 


Novità in libreria

Roberto Speciale, In fuga dagli Zar. Russi nelle Riviere tra ‘800 e ‘900

Qualche tempo fa su Vento largo era apparso un post che ricostruiva sinteticamente la vita dei rivoluzionari russi nella Riviera ligure di primo Novecento e a cui rimandiamo per una prima informazione. (Rivoluzionari russi nella Riviera del primo Novecento (1905-1914), 1 luglio 2020)

Scopriamo oggi che da poco è disponibile un libro che tratta di questo argomento e che sicuramente ci sarebbe stato di grande aiuto nella stesura del post. Come leggiamo nella presentazione dell'editore De Ferrari di Genova, si tratta di una ricerca ricca e dettagliata, una storia intensa, fatta di incontri e scoperte del nostro Paese e delle Riviere liguri, da parte di un gran numero di russi, tra Ottocento e Novecento.

Chi erano? Viaggiatori, ma anche rifugiati politici, esiliati dal regime zarista e poi anche dalla rivoluzione, artisti, intellettuali, aristocratici e tanti, tanti ammalati di tubercolosi, che venivano da noi a cercare bellezza, clima mite e cure sperando in una possibile guarigione. Nomi famosi, ma anche avventurieri, attivisti politici che rimarranno in Italia o ritorneranno in patria alla caduta dello zar. Piccole e grandi storie che l’autore scopre esaminando rapporti di polizia, elenchi di alberghi, cronache dell’epoca, libri e articoli dimenticati.

Per l'autore, Roberto Speciale , una lunghissima carriera politica a sinistra e poi fondatore e presidente  della Fondazione Casa America, “una storia importante e affascinante che deve essere raccontata, una grande storia che va ricomposta”, ma soprattutto, aggiungiamo noi, non dimenticata

Per il lettore meno interessato agli aspetti politici, anche la rivisitazione di una Liguria ormai quasi scomparsa sotto la colata di cemento degli ultimi settant'anni, fatta di palme e di giardini lussureggianti dai colori sgargianti. La Liguria dipinta da Claude Monet.

G.A.