TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


mercoledì 2 dicembre 2009

"Morte agli italiani!" il massacro di Aigues-Mortes





A fine Ottocento ad Aigues Mortes, cittadina di 4000 anime, nel dipartimento di Gard nella Francia meridionale, sulle Bocche del Rodano a 25 chilometri da Nîmes e da Montpellier, si trovava stanziata una nutrita colonia di operai italiani che avevano trovato occupazione nelle vicine saline; i nostri connazionali erano preferiti ai lavoratori francesi perché meno sindacalizzati e disposti ad accettare paghe inferiori pur di poter lavorare.

La mattina di giovedì 17 agosto 1893 una folla inferocita attaccò i capanni che ospitavano circa 100 italiani: da quel momento ebbe inizio una colossale caccia all’italiano per tutta la cittadina di Aigues Mortes e i suoi sobborghi. Al grido di “A morte gli italiani! Viva la Francia e morte all’Italia! Fuori gli italiani!”, la folla, armata di pietre, bastoni e forconi devastò le abitazioni degli italiani costringendoli alla fuga attraverso gli stagni.

Questa forsennata caccia all’italiano durò due giorni. Non fu possibile stilare un esatto bilancio delle vittime, poichè molti corpi furono gettati nelle paludi e mai più ritrovati. I morti accertati furono 9, ma ci fu chi, come il Times di Londra, parlò di oltre 50. Un eccidio spaventoso che incrinò per anni i rapporti fra Francia e Italia.

Sabato 5 dicembre 2009 ore 16.30
ad Altare
Villa Rosa - sede del Museo dell’Arte Vetraria
Piazza del Consolato, 4

Il Prof. Enzo Barnabà presenterà il suo libro:

Morte agli italiani!
Il massacro di Aigues-Mortes, 1893

Edizioni Infinito

Introduce il Dott. Furio Mocco

Il libro di Enzo Barnabà è una boccata d’ossigeno. Perché solo ricordando che siamo stati un popolo di emigranti vittime di odio razzista, come ha fatto il vescovo di Padova denunciando “segni di paura e di insicurezza che talvolta rasentano il razzismo e la xenofobia, spesso cavalcati da correnti ideologiche e falsati da un'informazione che deforma la realtà”, si può evitare che oggi, domani o dopodomani si ripetano altre cacce all’uomo. Mai più Aigues-Mortes. Mai più.
(Dalla prefazione di Gian Antonio Stella).


Enzo Barnabà è nato nel 1944. Ha insegnato lin­gua e letteratura francese in vari licei del Veneto e della Liguria e ha svolto la funzione di lettore di lingua e letteratura italiana presso le Università di Aix-en-Provence e di insegnante-addetto cultura­le ad Abidjan (Costa d’Avorio), Scutari (Albania) e Niksic (Montenegro). Ha pubblicato per Loe­scher e Bollati-Boringhieri.