TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 24 giugno 2019

Letture per l'estate. Storia, miti e leggende della Massoneria medievale



Letture per l'estate

Storia, miti e leggende della Massoneria medievale

In una prima fase di vita, durata quasi dieci anni, Vento largo ha funzionato come cassa di risonanza per articoli, tesi, proposte culturali, che non necessariamente ricalcavano il mio pensiero, ma che ritenevo essere possibili buoni spunti di riflessione o validi contributi alla discussione. Questa seconda fase, determinata da una traversia legale su cui non ritorniamo, sarà invece maggiormente incentrata su quello che è, o che è stato in altri periodi del mio percorso personale e culturale, il mio pensiero. Il che ovviamente non impedirà di dare spazio ad altre voci, ma ponendo la massima attenzione a evitare il ripetersi di nuovi conflitti legati al copyright.

Non è, lo ho già detto in un'altra occasione, un attacco di megalomania, legato magari all'invecchiamento e al lento decrescere delle cellule cerebrali (fenomeni, peraltro, purtroppo in atto), ma l'unico modo per mantenere in vita, anche se in forma ridotta e sicuramente meno ricca intellettualmente, Vento largo a cui sono affezionato fosse altro che dal 2009 ha accompagnato tutti i momenti importanti della mia vita.

Vista le buona accoglienza fatta al libriccino sui Fuochi di San Giovanni, presenterò nei prossimi giorni come lettura estiva un altro libriccino, da sempre introvabile, apparso una quarantina di anni fa, in cui si ricostruisce la storia, anche leggendaria, della Massoneria di mestiere, dalle origini alla fondazione della Gran Loggia d'Inghilterra nel giorno di san Giovanni del 1717.

Si tratta di un'opera giovanile e di carattere divulgativo, oggi non la scriverei più così, ma che, credo, possa ancora risultare di un qualche interesse soprattutto per chi di questi temi conosce il poco che se ne scrive, e spesso assai malamente, sui giornali.

Iniziamo oggi con la pubblicazione della copertina, che già da sola meriterebbe un libro intero, e che  rappresenta l'iniziazione rituale di Compagni d'Arte ad opera di Pierre d'Aubusson, Gran Maestro dell'Ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme. La scena si svolge nel 1480 nell'isola di Rodi, sede generale dell'Ordine, assediata dalla flotta turca che si intravvede sullo sfondo, mentre ci si affretta a rialzare e a rafforzare le mura di difesa della città e del porto.

Davanti ai Fratelli, riuniti “in piedi e all'ordine”, il Gran Maestro tocca ritualmente con il bastone, simbolo della sua “dignità magistrale”, sulla spalla un Apprendista elevandolo al grado di Compagno.

Attorno all'iniziando un carpentiere, uno scalpellino ed un muratore presentano in modo rituale i loro attrezzi. A terra fra altri oggetti, spiccano una Squadra e un Compasso, simboli cardine dell'Arte Reale.

Siamo di fronte alla rappresentazione realistica, quasi fotografica, di un passaggio di grado all'interno della corporazione muratoria. Una chiara dimostrazione, e ne esistono centinaia di altre disperse in quadri, affreschi, capitelli, libri, del fatto che, nonostante i luoghi comuni e ciò che molti ne pensano, la Libera Muratoria non ha mai nascosto la sua esistenza, né celati i suoi riti e i suoi simboli.

Buona lettura e buona estate.

Giorgio Amico

Savona, 24 giugno , giorno di San Giovanni.