TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 15 gennaio 2018

L'arte come antifascismo: Picasso

    Carnaio (1945)

Giovedì 18 gennaio 2018
alle ore 18
presso la Libreria Ubik
(Corso Italia – Savona)

L'arte come antifascismo: Picasso”

Primo incontro e presentazione del ciclo di incontri “Scuola di antifascismo” a cura della Sezione ANPI “Fratelli Briano” di Lavagnola/SV.

A cura di GIORGIO AMICO.

    Guernica (1937)

Il 26 aprile 1937, nel pieno della guerra civile spagnola, aerei dell'armata aerea tedesca Luftwaffe e dell'Aviazione Legionaria fascista italiana, in appoggio alle truppe del generale Franco e contro il governo legittimo repubblicano di Spagna, rasero al suolo la cittadina basca di Guernica, in una terrificante dimostrazione di bombardamento a tappeto. Picasso è sconvolto dalla notizia del bombardamento, e risponde in soli due mesi dipingendo i 27 mq del quadro “Guernica”ed esponendolo al Padiglione spagnolo all'Esposizione universale di Parigi.


Guernica fece poi il giro del mondo, spesso considerato uno dei capolavori del pittore. La violenza, lo stupore, l’angoscia e la sofferenza insita nelle figure grigie del quadro (la madre che grida al cielo disperata, con in grembo il figlio ormai senza vita; l'altra figura a destra, che alza disperata le braccia al cielo, gli animali, ecc) ne hanno fatto un grande dipinto di protesta in tutto il mondo contro la distruzione e la guerra in generale.