TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 30 giugno 2016

About Kintsugi


venerdì 24 giugno 2016

San Giovanni. Una notte cara ai poeti



Martedì 28 giugno, alle ore 16.30, a Villa Groppallo, via Aurelia 72, Vado L. , verrà presentato “I fuochi di San Giovanni” di Giorgio Amico. Ne anticipiamo parte dell'introduzione.

Una notte cara ai poeti


“Tersa per chiari fuochi
festosi, la notte odora
acre, di sugheri arsi
e di fumo”.

Sono versi di Giorgio Caproni. Festa del fuoco e dell'acqua, la notte di San Giovanni è da sempre cara ai poeti che ne hanno cantato il prepotente simbolismo luminoso:

“Son Juon nou tup i quiar e pohuen sierne:
Beliere, arlusi, fiour di quiar, luzerne“.

[San Giovanni ci spegne la luce e possiamo scegliere: fuochi notturni, lampi, fiori di luce, lucciole]

Così Antonio Bodrero, poeta occitano delle valli cuneesi, esalta il carattere solstiziale della festa collocata nel momento in cui il sole [la luce] lentamente inizia a declinare sulla linea dell'orizzonte.

“Questo lungo giorno,
al sol che gioca tra i Gemelli e il Granchio”

scrive ancora Bodrero in un'altra poesia, questa volta in italiano, sempre dedicata a San Giovanni Battista, in cui con poetica precisione individua le caratteristiche astronomiche e astrologiche della festa.

Un lungo giorno, seguito dalla notte più corta dell'anno, quella in cui «ci sono più falò che stelle», la più magica delle notti, in cui il tempo è sospeso e davvero tutto può accadere. Lo sapeva bene Shakespeare, attivo partecipante dei circoli esoterici e rosacruciani dell'Inghilterra elisabettiana, che vi ambientò Sogno di una notte di mezza estate, una delle sue commedie più belle e più complesse quanto a riferimenti simbolici.

Festa dai mille volti, solare e lunare, della luce e delle tenebre, nata con l'agricoltura ai primordi della società umana, da tempo immemorabile la festa di San Giovanni si inserisce nel ciclo delle stagioni e dei lavori dei campi. Piena ancora di echi pagani, la celebrazione cristiana dei due San Giovanni riprende il mito antichissimo del Dio che nasce al Solstizio d'inverno per morire una volta raccolte le messi al Solstizio d'estate. (...)

Inizio di un ciclo cosmico, momento magico in cui il tempo è sospeso, in quella notte gli elementi della natura acquistano poteri del tutto straordinari e prodigiosi. L’acqua, il fuoco, le erbe diventano veicolo di operazioni magiche. Il fuoco dei falò rende puri i campi e i vigneti, feconda gli animali domestici e le giovani coppie che ne attraversano le braci o ne saltano le fiamme. Certe erbe, intrise della magica rugiada di quella notte, acquisiscono il potere di proteggere la casa da ogni influenza negativa e dai malefici delle streghe, oltre che arrecare prosperità e gioia a chi la abita. In quella notte fatata tutto è davvero possibile. Ce lo ricorda la gioiosa canzone di Oberon, il Re della Fate, che chiude la commedia scespiriana (…).

Tutti questi elementi li troviamo presenti nella festa di San Giovanni ad esaltare il fluire eterno e multiforme della vita di contro alla vittoria apparente della morte. Tra i moderni un giovanissimo Giorgio Caproni alle sue prime prove poetiche ne ha saputo meglio di tutti trasmettere in una manciata di versi di grande freschezza la spontanea e innocente carica erotica:

“Voci e canzoni cancella
la brezza: fra poco il fuoco
si spenge. Ma io sento ancora
fresco sulla mia pelle il vento
d'una fanciulla passatami a fianco
di corsa”.  

giovedì 23 giugno 2016

Savona ricorda Franco Salomone

A Savona, nel quartiere Fornaci, una targa ricorderà Franco Salomone, militante libertario e dirigente sindacale.


Passeggiate storiche sui luoghi valdesi



mercoledì 22 giugno 2016

I fuochi di San Giovanni


Centro Policulturale Villa Groppallo
Comune di Vado Ligure

Martedì 28 giugno 2016
alle ore 16.30
presso la Biblioteca Civica "F.lli Rosselli"
Villa Groppallo, via Aurelia 72
Vado L.

La Dott.ssa Donatella Ventura

presenterà il libro

I fuochi di San Giovanni
Aspetti di una festa millennaria

di Giorgio Amico

Con un intervento di Nico Cassanello

A tutti i convenuti verrà fatto omaggio del volume.




sabato 18 giugno 2016

Faisons le point de la situation


giovedì 16 giugno 2016

Carmen Spigno, Processi evolutivi


Pietra su Pietra. Parola su Parola


mercoledì 15 giugno 2016

Streghe e modernità


venerdì 3 giugno 2016

Arte e Genere. Il Segno Femminile, tratti e simboli femminili in opera



Arte e Genere. Un modo differente di confrontarsi con l'opera artistica. Una riflessione stimolante. Un'occasione da non perdere.

Il Segno Femminile, tratti e simboli femminili in opera

a cura della Redazione di Eredibibliotecadonne

Da sempre l’arte è uno strumento espressivo fondamentale e imprescindibile nella vita degli uomini e delle donne, per questo motivo la comunità Eredibibliotecadonne ha proposto tra le sue attività per questo anno 2016 una mostra-incontro con una selezione di opere d’arte che connettano la cultura contemporanea alle radici profonde dell’essere: “Il Segno Femminile, tratti e simboli femminili in opera”

In nome di un’idea universalistica dell’arte le donne faticano ad imprimere il segno della sessuazione femminile nelle loro opere. Eredibibliotecadonne rivolge invece la sua attenzione a quelle artiste che nella creazione artistica non prescindono dal corpo che ‘sono’, né temono di esprimersi a partire dalla loro esperienza di donne. L’opera d’arte va considerata come medium comunicativo a tutti gli effetti, utile per esternare un modo di essere, anzi uno stato consapevole del proprio essere; l’espressione artistica se autentica non può prescindere dalla differenza sessuale e quindi dalla percezione di sé come appartenente all’umanità dal lato maschile o femminile. Il gesto artistico femminile a nostro parere non può sottrarsi alla metafora dell’esperienza creativa materna come non può non rapportarsi alla presa di coscienza delle donne avvenuta con la rivoluzione femminista iniziata alla fine degli anni ‘60.

Il Segno Femminile alla sua prima edizione vuole essere quindi un’occasione di confronto sulla valenza sociale e culturale dell’espressione femminile nell’arte in quanto linguaggio universalmente accessibile e fruibile dalla comunità, un’agorà nella quale i punti di vista di chi crea e chi fruisce incontrandosi possano dar vita ad un processo di trasformazione di entrambi e della realtà intorno. Eredibibliotecadonne ha improntato a questa visione la selezione delle artiste presenti alla mostra.

Chiamiamo Mostra-Incontro un’iniziativa che vuole andare oltre la consueta esposizione di opere o il dibattito sul tema delle donne nell’arte, ma veda le artiste parlare in presenza delle opere esposte e della propria esperienza nel mondo dell’arte.

Ogni artista parteciperà con opere realizzate con tecnica libera e appartenente alle seguenti categorie: pittura, scultura, fotografia, illustrazione, grafica. Ma soprattutto con opere che meglio traducono la propria esperienza di donna attraverso l’arte.

La Mostra-Incontro si svolgerà dal 4 al 12 giugno 2016 nella sede dell’Associazione Culturale ‘Il Labirinto’ – Via Famagosta 10-12, con apertura giornaliera dalle 16,30 alle 19,30 inclusi festivi e inaugurazione il 4 giugno ore 17.30.

Le artiste amiche delle Eredi che hanno aderito al progetto: Elisa Traverso Lacchini, Rosanna LaSpesa, Lia Franzia, Laura Bonfanti, Vanessa Cavallaro, Marina Rossi, Tiziana Cau, Linda Finardi, Laura Peluffo, Maria Paola Amoretti, Maria Luisa Montanari.