GIULIANO GALLETTA
“ROMAN REUSSI E
ALTRE CARTE 1974-1978”
Entr’acte
Via Sant’Agnese 19R
– Genova
23ottobre– 19novembre
2015
orario: mercoledì-venerdì
16,00-19,00
inaugurazione: venerdì
23 ottobre 2015, ore 17,30
“Merci pour le
photoroman reussi, merci d’avoir pensé à moi”, così, nel 1978,
Roland Barthes rispondeva al ventitreenne Giuliano Galletta che gli
aveva inviato una copia di “tous jours”, il suo libro-oggetto
edito in quello stesso anno dalla libreria Sileno, con una
postfazione di Carlo Romano.
Il cenno che Barthes fa
al “fotoromanzo” è legato all’autodefinizione che lo stesso
Galletta aveva dato del suo lavoro; come spiegava Giuseppe Zuccarino,
in un scritto dell’epoca: «L’autore di “tous jours” ha
suggerito con ironia la possibilità di pensare il suo lavoro come un
fotobildungsroman. Questa formula, anche linguisticamente aberrante e
del tutto priva di valore definitorio, ha però il vantaggio di
fornire, per così dire sottobanco, delle indicazioni non
trascurabili. In primo luogo l’allusione al foto-romanzo, che si
può interpretare come un invito, espresso nella forma
dell’autoparodia, a cogliere nel lavoro quella tematica unitaria e
quella dimensione narrativa che in esso sono presenti ad uno stato
puramente virtuale. Inoltre il riferimento, anche più significativo,
al Bildungsroman, che esplicita nella struttura capitale del
romanzo borghese (che è quanto dire nelle articolazioni
dell’immaginario contemporaneo) l’oggetto di riflessione e il
termine di confronto dell’intera operazione».
La mostra che si apre il
23 ottobre alle 17,30, a quasi quarant’anni di distanza dalla
pubblicazione, nello spazio di Entr’acte ripropone il libro,
alcuni dei collages originali da cui era tratto, le foto della
performance-presentazione, realizzata da Galletta insieme a Giovanni
Bignone e Rolando Mignani, e altro materiale relativo al periodo
immediatamente precedente alla sua uscita.
«È passato davvero
molto tempo - osserva Galletta - ma mi pare di poter dire che in quel
piccolo volume sono contenuti, in nuce, tutti i temi che ho tentato
di sviluppare negli anni successivi».
Giuliano Galletta è nato
a Sanremo nel 1955; vive e lavora a Genova.
Artista, giornalista,
scrittore è attivo fin dalla seconda metà degli anni Settanta e ha
esposto in gallerie e musei italiani e stranieri.
Fra le sue mostre più
recenti “La camera melodrammatica” (Galleria Martini &
Ronchetti, Genova, 2006); “Giuliano Galletta a Casa Jorn”
(Casa-Museo Asger Jorn, Albissola Marina, 2007); “You’re the top”
(Galleria Unimediamodern”, Genova, 2009); “Il museo del caos”
(Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, Genova, 2011); “Non
voglio essere me stesso”, Galleria Silvy Bassanese, Biella 2012);
“Materiali per un romanzo visivo” (Palazzo Tagliaferro, Andora,
2014).
Ha pubblicato il romanzo
visivo “tous jours” (edizioni Sileno, 1978), la raccolta di
poesie “Un impossibile giorno” (edizioni Sileno, 1990), il saggio
“Il televisore. Dal totem casalingo alla realtà virtuale”
(Gribaudo, 1995), “Almanacco di un altro anno”
(Antilibro-posteditore, 2004), “Sanguineti/Novecento. Conversazioni
sulla cultura del XX° secolo” (Il melangolo, 2005), ”Sabrina e
l’arte della felicità” (Il melangolo 2006), “Volti &
Risvolti” (con Gianni Ansaldi, Sagep, 2009). “Il mondo non è una
pesca” (Socialmente, 2010).
Nel 2004 gli è stato
attribuito il premio Saint Vincent per la rubrica “Ventirighe”
pubblicata su “Il Secolo XIX”.
Del suo lavoro hanno
scritto Viana Conti, Bruno Corà, Germano Beringheli, Mauro Bocci,
Rossana Bossaglia, Marco Ferrari, Matteo Fochessati, Riccardo
Manzotti, Raffaele Perrotta, Simone Regazzoni, Sandro Ricaldone,
Carlo Romano, Giuseppe Zuccarino.