L'angolo di Bastian Contrario
Quando c'era Lui, caro lei...
A proposito di elezioni comunali e massoneria.
Non sono ancora uscite tutte le liste per le prossime elezioni comunali a Savona e già qualcuno su FB grida allo scandalo per l'eccessivo numero dei massoni che sarebbero candidati. Naturalmente ci si guarda bene dal farne i nomi anche per evitare possibili spiacevoli conseguenze legali. Ma soprattutto impedendo così a chi legge di verificare se di affermazioni veritiere si tratta o di semplici sparate da imbecilli.
Ma il problema vero è un altro: la singolare concezione della democrazia che costoro dimostrano di avere. Ovviamente ciascuno può avere della massoneria l'opinione che vuole, ma questo non tocca minimamente il diritto di ciascun cittadino (massoni compresi) di esercitare pienamente i propri diritti politici fra cui quello di potersi candidare.
A questi giganti del pensiero non farebbe male rileggersi, ammesso che l'abbiano già letta cosa di cui dubitiamo, l'articolo 3 della nostra Costituzione (redatta tra l'altro da una Assemblea Costituente in cui i massoni non erano pochi):
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Non sarebbe poi male ricordare che la normativa sulla privacy ha rafforzato questo concetto considerando, proprio per evitare possibili discriminazioni, dati sensibili quelli relativi a:
– l’origine razziale ed etnica;
– le opinioni filosofiche;
– le opinioni politiche;
– l’adesione a partiti, sindacati o associazioni religiose, filosofiche, politiche o sindacali;
– i dati che rivelano lo stato di salute e la vita sessuale.
Ricordiamo anche che il fascismo in Italia non c'è più dal 1943 e con lui sono sparite anche le leggi che vietavano in quanto antinazionale la massoneria. I nostri massonofobi se ne facciano una ragione. Potranno sempre consolarsi pensando che “quando c'era Lui...”.