TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 21 luglio 2022

L' Italia dei furbi

 


L' Italia dei furbi

Borsa in caduta libera, spread in salita, i BTP italiani considerati carta straccia. E questo per difendere gli interessi di balneari, taxisti e fancazzisti 5 Stelle. Cioè di tutti coloro che pensano che lo Stato sia una vacca da mungere, che le tasse siano un arbitrio, che le rendite di posizione siano diritti da difendere a ogni costo. Insomma, l'eterna Italietta prima fascista, poi democristiana, poi berlusconiana, oggi populista. 

Troppo serio Draghi per una Italia che ha i suoi punti di riferimento in Salvini o Conte. Quelli del tanto prendiamo i soldi dell'Europa poi per le riforme si vedrà. L'Italia dei gattopardi, di quelli che a parole vogliono cambiare tutto perché non cambi niente. 

All'estero non capiscono, ma che il governo Draghi avesse i giorni contati si poteva capire già da questo titolo di Repubblica all'indomani delle elezioni di giugno. La coerenza costa voti, la protesta peronista ne porta. Meloni docet.

E così se ne va un uomo onesto e capace, mentre restano i furbi e i farabutti. Ne pagheremo presto il prezzo. E sarà salato.