L' Italia dei furbi
Borsa in caduta libera, spread in salita, i BTP italiani considerati carta straccia. E questo per difendere gli interessi di balneari, taxisti e fancazzisti 5 Stelle. Cioè di tutti coloro che pensano che lo Stato sia una vacca da mungere, che le tasse siano un arbitrio, che le rendite di posizione siano diritti da difendere a ogni costo. Insomma, l'eterna Italietta prima fascista, poi democristiana, poi berlusconiana, oggi populista.
Troppo serio Draghi per una Italia che ha i suoi punti di riferimento in Salvini o Conte. Quelli del tanto prendiamo i soldi dell'Europa poi per le riforme si vedrà. L'Italia dei gattopardi, di quelli che a parole vogliono cambiare tutto perché non cambi niente.
All'estero non capiscono, ma che il governo Draghi avesse i giorni contati si poteva capire già da questo titolo di Repubblica all'indomani delle elezioni di giugno. La coerenza costa voti, la protesta peronista ne porta. Meloni docet.
E così se ne va un uomo onesto e capace, mentre restano i furbi e i farabutti. Ne pagheremo presto il prezzo. E sarà salato.