TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


venerdì 11 ottobre 2024

Ciao, Tino

 


Ciao, Tino

E così se ne è andato anche Tino Gaggero. Compagno di lavoro e amico fraterno. Uso volutamente il termine "compagno", nel suo senso profondo di cumpanis, persona con cui si condivide il pane, perchè esprime perfettamente il suo modo di approcciarsi agli altri, fossero i suoi allievi, i colleghi o i genitori.

Tino accoglieva tutti con il sorriso, una garbata ironia e un'aria disincantata che non lasciava indifferente chi lo incontrava. Vero educatore, sapeva infondere fiducia ai ragazzi, farli sentire apprezzati e amati.

Siamo stati amici dal primo incontro nel 1990 quando assunsi la direzione della scuola "Della Rovere". Aveva un modo di sorridere, strizzando gli occhi, che immediatamente ti metteva in contatto non coll'insegnante, ma con l'uomo.

In dieci anni di lavoro insieme sono state tante le occasioni in cui mi sono rivolto a lui per un parere. Perché Tino, capiva le persone, sapeva valutarle e i suoi consigli erano preziosi.

Ma il meglio di sè lo dava nell'attività di ceramista, Lo era per vocazione, lo faceva con amore. Lo scoprivi visitando la sua bottega, dall'entusiasmo quasi infantile con cui ti mostrava i pezzi e te ne spiegava la lavorazione.

Non credo si sia mai considerato un artista, ma un artigiano si, e bravo. Uno dei pochi a coltivare ancora con maestria l'arte antica della terra e del fuoco.

Non ci vedevamo da qualche anno, ma l'amicizia restava profonda. Una amicizia fra uomini che avevano condiviso esperienze, gioie, difficoltà. "Compagni" appunto.

Un grande abbraccio Tino, dovunque tu sia ora.