Riprendiamo da SAVONA News una lettera apparsa ieri, domenica 13 giugno
Riceviamo e pubblichiamo una e-mail di Elisabetta Briano, in merito alla situazione culturale a Savona:
"Dai mezzi di informazione apprendiamo di una sinistra intenta a rimettersi in sintonia con il paese, accogliendo nuove idee, proposte, stimoli dalla società civile. Centri studi, fondazioni, blog, pensatoi nascono come funghi,o perlomeno vengono annunciati,a livello nazionale e locale. Questa settimana a Savona ci sono stati due avvenimenti,che potremmo definire della società civile,di grande novità e “ creatività” culturale e politica : il Dialogo su Ipazia tenutosi giovedì 10 presso il MAP e la presentazione del progetto “ Il corpo delle donne “ da parte di Lorella Zanardo avvenuta sabato 12 alla libreria UBIK. In entrambe le occasioni si è riscontrata una partecipazione di qualità “ nuova “ e un dibattito insolitamente intelligente ed interessato. In entrambe le occasioni brillava l’assenza della classe politica di qualunque tendenza,sesso,corrente o livello. A questo punto mi chiedo : se il lavoro di donne / uomini che cercano di immettere nel discorso pubblico qualche parola nuova non merita attenzione dov’è che questi signori/signore pensano che nascano le nuove idee? Sugli alberi?"
Riceviamo e pubblichiamo una e-mail di Elisabetta Briano, in merito alla situazione culturale a Savona:
"Dai mezzi di informazione apprendiamo di una sinistra intenta a rimettersi in sintonia con il paese, accogliendo nuove idee, proposte, stimoli dalla società civile. Centri studi, fondazioni, blog, pensatoi nascono come funghi,o perlomeno vengono annunciati,a livello nazionale e locale. Questa settimana a Savona ci sono stati due avvenimenti,che potremmo definire della società civile,di grande novità e “ creatività” culturale e politica : il Dialogo su Ipazia tenutosi giovedì 10 presso il MAP e la presentazione del progetto “ Il corpo delle donne “ da parte di Lorella Zanardo avvenuta sabato 12 alla libreria UBIK. In entrambe le occasioni si è riscontrata una partecipazione di qualità “ nuova “ e un dibattito insolitamente intelligente ed interessato. In entrambe le occasioni brillava l’assenza della classe politica di qualunque tendenza,sesso,corrente o livello. A questo punto mi chiedo : se il lavoro di donne / uomini che cercano di immettere nel discorso pubblico qualche parola nuova non merita attenzione dov’è che questi signori/signore pensano che nascano le nuove idee? Sugli alberi?"
Betti Briano