TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 5 luglio 2016

Ocra e altre storie



OCRA E ALTRE STORIE
Autoproduzioni remote

Entr’acte
Via sant’Agnese 19R – Genova
6 luglio – 5 settembre 2016
Mercoledì – venerdì 16 – 19 (dal 6 al 15 luglio)
dal 16 luglio su appuntamento
inaugurazione: mercoledì 6 luglio 2016, ore 18

Gli anni Ottanta sono stati per la scena artistica genovese un periodo estremamente vivace. Agli autori affermatisi nel secondo dopoguerra, ancora pienamente attivi, al gruppo dei poeti visivi e allefigure maggiori emerse nel decennio precedente, si veniva ad aggiungere una nuova generazione di performers, pittori, videoartisti di inusitata qualità e ampiezza, che trovava aperture in alcune gallerie consolidate e in una sorta di circuito off, e - accompagnata da critici impegnati e dall’impegno militante di docenti universitari e della locale Accademia di Belle Arti - saliva alla ribalta nazionale.

In questo clima, ricco di iniziative e di dibattiti, sovente polemici, puntualmente descritta nel volume Genova in mostra: Anni Ottanta, di Sonia Braga (ed. Falsopiano, 2014), una funzione non secondaria è stata svolta da Ocra, una rivista non ufficiale, o meglio una sorta di fanzine, che si definiva “circolare sui problemi dell’arte”, edita fra il 1982 e il 1989 a cura di Sandro Ricaldone.

Accanto a ricerche e documenti sulle avanguardie del secondo Novecento (Cobra, Lettrismo, Nouveau Réalisme, Fluxus), Ocra registrava l’evolvere della situazione genovese anche attraverso alcuni numeri monografici dedicati ai giovani artisti e alle relazioni tra questi e gli altri attori (museo, istituzioni, gallerie, critica) operanti nel settore.

Ad Ocra si affiancava poi, fra il 1986 e il 1989, Tract, newsletter dell’Ufficio di ricerche e documentazione sull’immaginario, frattanto creato da Carlo Romano (storico animatore, con il fratello Mario, della Libreria Sileno) con la collaborazione di Giuliano Galletta e di Sandro Ricaldone.

In mostra, nello spazio di Entr’acte, le raccolte di Ocra e Tract e altri materiali relativi a esposizioni e ad altre iniziative coeve, in vario modo connesse alle pubblicazioni od alle attività dell’Ufficio di ricerche e documentazione sull’immaginario.