E' in libreria
l'ultimo lavoro di Raffaele K. Salinari, che raccoglie una serie di
articoli apparsi sul Manifesto, rilettura alla luce di Jorge Luis
Borges di temi classici della tradizione esoterica occidentale. Gli
articoli, in larga parte ripresi sul nostro blog, rappresentano una
splendida sintesi, utilizzando gli apporti di Borges e di Walter
Benjamin, di una visione cosmica , fatta di armonia e corrispondenze,
che la modernità ha reso quasi invisibile, ma non cancellato. Quella
che segue è un'intervista “immaginaria” all'autore in cui
riprendiamo un suo testo dandogli però la forma di risposte a nostre
domande. Un'intervista immaginaria e autentica al tempo stesso,
proprio come i temi trattati nel volume. Speriamo che l'autore, in nome della nostra amicizia, non ce ne voglia.
Raffaele K. Salinari
Alias: Aleph
VITRIOL (Visita
interiora terrae rectificandoque invenies occultum lapidem) era il
motto degli alchimisti alla ricerca perenne della pietra filosofale.
Un motto che bene sintetizza il senso degli scritti raccolti nel tuo
libro: un viaggio affascinante nell'immaginario profondo
dell'Occidente alla riscoperta di ciò che l'uomo moderno porta
celato dentro di sé. Un viaggio iniziatico, con Borges e Benjamin
come guida. E' una lettura corretta?
Ho riunito ciò che è
sparso – secondo la formula consacrata dal mito di Iside e Osiride
– organizzando e rivedendo per questo volume gli articoli
ispiratimi dall’Aleph di Jorge Luis Borges comparsi su Alias del
sabato, supplemento culturale del quotidiano il manifesto.
Si dispongono così le luci di una costellazione immaginale, inscritta nelle traiettorie di astri a volte impercettibili, eclissati dall’ombra feroce della modernità ma che, come certe stelle spente da eoni, continuano a irradiare il loro fulgore su di noi.
Raffaele K. Salinari alla presentazione di un suo libro a Savona
Puoi spiegare meglio
il senso del titolo?
Sono i «mondi alefici»
che si specchiano nel titolo: Alias: Aleph; in altre parole tutto ciò
che ovvero può considerarsi un Aleph, la Porta Regale dove
finalmente s’incontrano visibile e invisibile.
Così si sono filati ed intrecciati la trama e l’ordito di un arazzo che disegna una fantasmagorica iconostasi incastonata di alias Aleph. In una epitome: immagini per la mente, voluttà per il corpo, estasi per l’anima, luce per lo spirito.
Qual'è lo scopo di
questa operazione culturale così raffinata, ma allo stesso tempo di godibilissima lettura?
***
Raffaele K. Salinari è
nato a Zurigo nel 1954. Medico-chirurgo, ha lavorato per oltre
venticinque anni per le Nazioni Unite ed in diverse Organizzazioni
umanitarie in Africa, Asia ed America latina. Presidente della
Federazione Internazionale Terre des Hommes. E' autore di molte pubblicazioni.
Raffaele K. Salinari
Alias-Aleph
Mundus Imaginalis
Borgesianus
Punto Rosso, 2017
18 euro