Mi ha molto colpito che realtà che del laicismo fanno una bandiera indicano una manifestazione dove il principale oratore è il vescovo della diocesi e che dunque partecipa in veste ufficiale. Ovviamente è del tutto lecito affidarsi al magistero della Chiesa in questo come in ogni altro campo. Ma poi non si protesti quando questo magistero viene esercitato su temi come il fine vita, l'aborto, la scuola. Soprattutto non si parli di intromissioni della Chiesa nella politica e di difesa dello Stato laico. Che la sinistra, vedi dichiarazioni ultime di Landini, si affidi al Papa e alla Chiesa cattolica per dare forza alle sue battaglie è la più lampante dimostrazione della sua attuale miseria politica e culturale. Togliatti e il PCI cercarono sempre l'incontro con il mondo cattolico, ma su un piano di parità e mai mettendosi sotto il mantello della Chiesa. E fu comunque, come la storia ha dimostrato, un errore sia nel 1947 con l'articolo 7 della Costituzione che con il compromesso storico negli anni 70. Certo il Papa parla di pace, ma la sua soluzione è invitare al dialogo, pregare e affidare la "martoriata Ucraina" alla Madonna. Meglio che il silenzio, certo. Ma tra questo e un concreto impegno politico per la pace esiste appunto la differenza che corre tra politica e religione.
All’improvviso mmancò la corrente
2 giorni fa