“Circoli”: dalla Liguria al mondo
Prosegue la serie di incontri del ciclo Dalla “Riviera Ligure” al “Barco”, organizzato dalla Fondazione Novaro in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova.
Venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 17.30, nel Foyer del Teatro della Corte, per il secondo incontro, Simona Morando parlerà sul tema “Circoli”: dalla Liguria al mondo. La conferenza sarà accompagnata dalla proiezione di immagini; letture a cura di Maria Comerci.
Il ciclo di incontri è volto a valorizzare aspetti poco noti, o dimenticati, della cultura in Liguria. Fondamentale risulta l’apporto che le riviste letterarie e non solo, ideate nella nostra regione nella prima metà del Novecento, hanno dato allo scambio e alla diffusione di movimenti, sperimentazioni, avanguardie, in Italia e anche in altri Paesi.
Prosegue la serie di incontri del ciclo Dalla “Riviera Ligure” al “Barco”, organizzato dalla Fondazione Novaro in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova.
Venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 17.30, nel Foyer del Teatro della Corte, per il secondo incontro, Simona Morando parlerà sul tema “Circoli”: dalla Liguria al mondo. La conferenza sarà accompagnata dalla proiezione di immagini; letture a cura di Maria Comerci.
Il ciclo di incontri è volto a valorizzare aspetti poco noti, o dimenticati, della cultura in Liguria. Fondamentale risulta l’apporto che le riviste letterarie e non solo, ideate nella nostra regione nella prima metà del Novecento, hanno dato allo scambio e alla diffusione di movimenti, sperimentazioni, avanguardie, in Italia e anche in altri Paesi.
Adriano Grande
“Circoli”, nata a Genova all’inizio degli anni Trenta, diretta da Adriano Grande, si trasferisce a Roma dal 1934 fino alla cessazione della pubblicazione (1939). Il primo gruppo redazionale è formato da Barile, Bianchi, Debenedetti, Montale, Sbarbaro, Solmi. Ha come sottotitolo “rivista di poesia”, ma quale poesia?
Simona Morando (Università di Genova) cercherà di rispondere a questa domanda, ripercorrendo la storia della rivista.
Simona Morando (Università di Genova) cercherà di rispondere a questa domanda, ripercorrendo la storia della rivista.