TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 26 febbraio 2013

Ma chi vota Berlusconi? Votare PDL e vergognarsi di ammetterlo




Giorgio Amico

Votare Berlusconi e vergognarsi di ammetterlo

L'Italia reale non è quella dei sondaggi. Questo ci dice l'esito delle elezioni. Visto le intenzioni espresse prima del voto, non si capisce chi abbia votato Berlusconi. Non è la prima volta che accade. Succedeva anche con la DC.

Nel maggio 1968, nel pieno della contestazione, si tennero le elezioni politiche. Migliaia di lavoratori emigrati in Francia e Germania tornarono in Italia per votare. Furono organizzati treni speciali per riportarli a casa. Nelle stazioni, giovani comunisti della FGCI, li aspettavamo con cartelli e bandiere. Vennero diffuse migliaia di copie de “l'Unità” “Forza compagni, che questa volta vinciamo!”, dicevano gli operai di ritorno a casa per votare. “Questa volta manderemo a casa la DC che con la sua politica ci ha costretto ad emigrare”.

I treni ripartivano carichi di bandiere rosse e noi tornavamo a casa pieni di entusiasmo e speranze. La Dc vinse con il 39% dei voti, facendo il pieno di consensi proprio nei paesi del sud dove erano tornati quegli emigranti pieni di voglia di cambiare.

In quei paesi quegli uomini tenevano casa e famiglia. Avevano figli da sistemare, favori da chiedere, potenti da rispettare. Nelle fabbriche tedesche e francesi erano degli sfruttati, ma nelle loro case e piccoli poderi (in rovina) del meridione si sentivano proprietari e parte dell'ordine costituito.

Capimmo allora che l'idea di una società civile pulita rispetto ad una politica sporca (come si diceva anche allora con riguardo alla DC e al centrosinistra) era un'illusione intellettuale e che aveva ragione Machiavelli a scrivere che gli uomini perdonano più facilmente l'uccisione del padre che la perdita della roba. E lui gli italiani li conosceva bene. Come Berlusconi... appunto.