POTOMO WAKA nati sotto il
segno della fionda
A partire da sabato 15
marzo e fino all'8 aprile presso il Museo Sommariva ad Albenga
nell'ambito delle manifestazioni per la Fionda di Legno 2014
curata fra Gino Rapa per i Fieui di Carugggi è esposta
una collezione di fionde africane ( o Potomo waka, che nella lingua
Baoule' letteralmente significa albero del caucciù).
Questi particolari
oggetti, spesso di raffinata fattura, nascono presso i Baoulè
, uno dei popoli più antichi e ricchi di storia del gruppo etnico
Akan ( Costa d' avorio) . Devono il loro nome al fatto che all'inizio
del novecento le tradizionali viscere del facocero, usate per
realizzare la parte propulsiva della fionda, vennero sostituite
appunto con il caucciù.
Venivano costruite sia
per la caccia agli uccelli, particolarmente i pipistrelli, sia con
una f unzione rituale e propiziatoria: durante la gravidanza il
futuro padre realizzava la fionda ispirandosi ad un modello maschile
o femminile sperando che ciò determinasse il sesso del
nascituro, e ad accompagnarlo prima nei giochi, poi nei riti di
passaggio tra l'adolescenza e la maggiore età.
La collezione esposta al
Museo Sommariva è parte della vasta collezione di opere di arte
tradizionale di popoli extraeuropei della Fondazione Tribaleglobale:
attualmente ospitata nei magazzini della Fondazione a Vendone, è
destinata a essere esposta in modo permanente presso il MAP di Onzo
che aprirà in battenti entro l'estate.
La mostra è curata da
Giuliano Arnaldi, animatore del progetto TribaleGolabale e curatore
del Museo delle Arti Primarie (MAP).