C'è tanta Liguria (
Savona compresa) nell'apprendistato marinaro di Joseph Conrad. Una
bella mostra al Museo del Mare di Genova racconta la storia di un
giovane capitano in cerca di imbarco e di un romanzo mai finito.
Conrad, il mare e
Genova tra gli ultimi grandi velieri
Genova, la città
antica che va dalla Nunziata al molo vecchio, l'aveva colpito, gli
aveva suscitato emozioni. Aveva indotto lui, Joseph Conrad uno dei
più complessi scrittori del Novecento, a buttar giù una serie di
appunti per quello che avrebbe dovuto essere Suspense, romanzo.
Restò opera incompiuta, pubblicata postuma (il Canneto editore).
Adesso a Conrad, scrittore e marinaio, dedica una mostra (17
maggio-12 ottobre) il MuMa, il Museo del mare, che dà il via così
ai festeggiamenti per i suoi primi dieci anni.
Si chiama Cercando
Conrad. Storie e navi di uno scrittore marinaio, e prova a unire
le riflessioni di Conrad scrittore, con la sua lunga vita di
bordo. Si può quasi toccarlo con mano al museo, quest'insieme di
vita e letteratura, seguendo il "book carpet" segnato da
frasi, copertine, pagine dei libri dello scrittore, guidati da 10
totem che raccontano la sua evoluzione. Mentre chi vuole gustare
qualche brano, può farlo nella sala di lettura vicina al
brigantino genovese dove Conrad è diventato capitano, o aprendo i
bauli con le edizioni più significative della sua opera
conservati dalle biblioteche Berio e De Amicis.
Joseph Conrad è,
certo, scrittore di mare, perché in mare vive e perché il mare è
per lui, fin da adolescente, il rifugio per una vita tormentata,
segnata dalla perdita dei genitori. Ma, come scrittore Joseph
Conrad è molto altro e molto di più. Lo spiega bene uno dei
curatori della mostra, Giancarlo Costa, in un breve saggio sui
novant'anni dalla morte di Conrad, sepolto nel cimitero di
Canterbury, in Inghilterra dove, alla fine, riuscì a trovare il
posto dove vivere. Se non in pace, almeno in quiete. La mostra,
specifica il secondo curatore Massimo Rizzardini, farà tappa a
Milano all'Acquario prima di trasferirsi, nel 2015 al museo della
Marineria di Cesenatico.
Maria Paola Profumo,
presidente del Muma, conferma la scelta di Conrad per festeggiare
i dieci anni di un museo «che continua a essere in crescita». Il
Galata è diventato il numero uno tra i musei marittimi italiani,
mentre, spiega la presidente, «all'estero si è affermato come il
più grande del Mediterraneo ». E sarà aperto sabato, nella
Notte dei Musei, fino a mezzanotte.
Pierangelo
Campodonico, coordinatore della mostra, racconta il Conrad che si
potrà scoprire al Muma. Racconta la storia di un ragazzo di
famiglia polacca benestante, nato in Ucraina, con un padre che
osteggia gli zar e viene deportato con la moglie in Siberia, dove
muore. Joseph Conrad trova nel mare la sua via di fuga. Approda a
Marsiglia, giovanissimo, e poi conosce Genova, più volte. Cento
anni fa,nel1914, scrive gli appunti per Suspense e decide di
arruolarsi nella marina inglese.
A Genova vuole trovare
un imbarco, sa che molti armatori liguri comprano dai colleghi
inglesi brigantini usati. Uno è il "Narcissus", darà
il nome a Il negro del Narcissus pubblicato nel 1897. È su quei
velieri, in mezzo a marinai poveri, rozzi che non hanno potuto
studiare che Conrad trova ispirazione. Da uomo, marinaio,
scrittore che scelse di raccontare la vita dura di chi andava per
mare a vela. Senza far sconti al realismo né a se stesso.
La repubblica – 16
maggio 2014