TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 20 ottobre 2016

La Riforma protestante e l'arte


LA RIFORMA AL CENTRO
L'EREDITÀ DELLA RIFORMA PROTESTANTE
UN PERCORSO PER IL QUINTO CENTENARIO

Martedì 25 ottobre 2016,
Torre Pellice (To)
Centro Culturale Valdese
via Beckwith 3

Edoardo Villata
Artisti di fronte alla Riforma

La Riforma fu un processo lungo e complesso, che si collocò in una più generale crisi delle certezze e delle credenze del Medioevo. Insieme ad altri movimenti paralleli investì pertanto il modo di pensare e di vivere a tutti i livelli e, naturalmente, anche l'arte venne influenzata dalle trasformazioni del periodo.


Edoardo Villata, nato a Roma nel 1971, insegna Storia dell’arte moderna all'Università Cattolica di Milano; è autore di numerosi libri e saggi su Leonardo da Vinci, su artisti dell'Italia settentrionale fra Quattrocento e Cinquecento (Macrino d'Alba, Gaudenzio Ferrari, Bramantino, il Pordenone), e sul Rinascimento nordico (in particolare Mathis Grünewald)