TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 25 settembre 2023

Conte dai monti


Conte dai monti è una raccolta di storie ambientate tra le montagne valdostane. La parola "conte" (o anche "cunte") significa appunto racconti. Non sono storie per ragazzi, ma per tutti. Attingono ai ricordi e alla fantasia degli autori. Il risultato è una narrazione pirotecnica e iperrealista, il cui carattere è accentuato dalle opere di Bobo Pernettaz che diventano complementari alle storie. 


Prefazione

La prima cosa che ho pensato appena finito di far scorrere sullo schermo del computer l'impaginato di questa attività creativa a quattro mani e a due menti assai vivaci, è stata: lo voglio. Questo libro deve essere mio. Subito, adesso.

Un po' come quando passi davanti a una vetrina e vedi qualcosa a cui non avevi mai pensato fino a quel momento, per esempio un abito sartoriale, una manifattura pregiata, un'immagine grafica, pittorica o fotografica originale, e vorresti subito averla.

Ecco un libro che non è tate. È forse un non libro? Un libro oltre? Un libro e non solo? Non è facile dare una definizione. È sicuramente un insieme armonico di arte e artigianato, di materia e parole di cui i due autori sono abili aggiustatori. Inventano, giocano, fondono, riutilizzano, mescolano e così alimentano la nostra immaginazione.

Ho trovato questo magico assemblaggio di creatività un'opera sensoriale: la vista è sollecitata dai lavori artistici di Bobo Pernettaz, dal gioco grafico dei testi, dalla forma e dai colori delle parole di Franz Rossi e la fantasia vola inseguendo le storie narrate.

Il tatto sembra farsi tangibile attraverso le immagini. Basta quasi passarci sopra i polpastrelli per avvertire la ruvidità della pietra, la spinosità del ferro, le venature e le rugosità del legno vecchio qui destinato a nuova vita. Materiali che sollecitano per certi versi anche l'olfatto. Pure l'udito trova ampia soddisfazione: ogni storia si può anche ascoltare, grazie a quel quadratino bizzarro ma sempre più familiare che chiamano Qr code.

Un libro non libro che è un irrinunciabile invito a un mondo fantastico fatto di natura, di animali veri o immaginari, di storie da tramandare.

Franco Faggiani