TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


domenica 2 giugno 2024

Tra una settimana si vota. Cambierà qualcosa?

 Tra una settimana si vota. Cambierà qualcosa?


Solitamente non sto molto su FB, anche perché per ogni post ci sono almeno quattro o cinque comunicati pubblicitari o comunicazioni di nessun interesse e di cui spesso fatico a capire il senso. Quindi scorro un paio di paginate e poi chiudo. Oggi, avendo un'ora libera, l'ho completamente dedicata alla consultazione di FB.

A parte alcuni post di foto molto belle, che comunque seguo già, o di alcuni amici speciali (Sandro, Bobo, Giuliano, Adriano, Marcello e pochi altri) che anche in questo caso seguo già con attenzione proprio perché speciali, ho verificato per l'ennesima volta come il mezzo scateni pulsioni violente che evidentemente molti si portano dentro.

Soprattutto nelle reazioni a post su Gaza o sul governo Meloni ho trovato una massa di odio contro gli ebrei (sempre definiti sionisti) e contro chi manifesti idee di destra anche molto moderate (tutti indistintamente definiti fascisti) pari solo alla del tutto manifesta ignoranza della estrema complessità dei temi trattati. Insomma slogan al post delle idee e certezze al posto dei dubbi e delle domande.

L'area dei miei contatti è in larga parte di sinistra, ma credo che la situazione non sarebbe diversa se fosse di destra. troverei, ne sono sicuro, lo stesso odio viscerale ma verso i comunisti, intendendo con questo termini tutti coloro che la pensano diversamente.

In questa rabbia diffusa che si fa odio verso chi pensandola diversamente deve essere considerato un nemico da schiacciare, in questa convinzione ostinata di essere comunque i detentori della verità e dunque di non dover fare alcuno sforzo per capire - tanto è tutto chiaro: i buoni di qua, i cattivi di là - nella tendenza al complottismo e alla ricerca del capro espiatorio su cui scaricare le proprie frustrazioni e non nei presunti silenzi sul fascismo della Meloni, vedo attecchire e svilupparsi i germi di un nuovo totalitarismo.

Né mi rassicura l'uso compulsivo del termine antifascismo, usato per giustificare di tutto, dalla politica di Putin (gli ucraini sono tutti nazisti) ai crimini di Hamas. 

Tra qualche giorno si vota e queste persone voteranno. Qualunque sia il loro voto, lo spaccato d'Italia che ho attraversato oggi mi toglie ogni illusione che possa uscirne qualcosa di buono.