Venerdi’
22 Giugno p.v. alle ore 18
nei
locali della casa natale del Presidente della Repubblica Sandro
Pertini (1896/1990)
a
Stella San Giovanni
(Savona)
inaugurazione
della mostra del Maestro
Dino
Gambetta
Dal titolo:
“Dino
Gambetta – Le Case”
La personale
del Maestro Dino Gambetta, vuole essere un omaggio al territorio
locale, con particolare riferimento agli inserimenti abitativi
storici, mantenuti o scomparsi, ma in ogni caso ben vivi nella sua
memoria e presenti nelle sue opere.
L’esposizione
gode del Patrocinio del Comune di Stella San Giovanni e
dell’Associazione “Sandro Pertini”.
La mostra
proseguirà nei giorni 23/24
– 29/30 giugno e 1
luglio pp.vv..
Orari di
visita: dalle ore 18.30
in poi.
Visite su
appuntamento telefonando al n. cell.: 339
3921666.
Mauro Baracco
Le case di Dino Gambetta
Amo
pensare che ben lieto sia il Presidente de il “…si riempiano i
granai..” guardando, dal suo laicissimo Aldilà dei Giusti, le
opere che Dino Gambetta presenta qui, nella sua amata Stella San
Giovanni nella quale egli nacque, mosse i primi passi di giovane
amante della Libertà ed infine volle tornare a riposare nel tempo:
contento per il clima di allegria che sempre accompagna le
iniziative d’arte dell’Amico Dino, felice per il valore di
“mostra-manifesto” che questa personale racchiude.
Uso
tale definizione perché Dino con il suo collettivamente accessibile
linguaggio espressivo, del quale non gli saremo mai sufficientemente
grati, ci offre alla vista una serie di acquarelli su carta che
assumono, appunto, la valenza di un vero e proprio manifesto
ambientale.
L’Artista,
con le sue preziose immagini, rende omaggio a nostri avi certamente
poveri di capitale ma ben dotati di saggezza che furono capaci di
pensare ed erigere umili contenitori delle proprie vite, averi e
valori, nel massimo riguardo di ciò che Madre Natura aveva posto
nelle loro mani e porge idealmente un ringraziamento a tutti coloro
che nel tempo seppero onorare tanta trascorsa sapienza, consegnando a
se stessi e contemporaneamente a tutti gli amanti del “Bello”,
edifici come “A Cà da Melin-na” e “A Cà du Paxio”.
Fra
di essi, voglio nominare due “furesti” che più di altri reputo
meritino una citazione: per prima voglio menzionare Margherita
Christian Stein, donna di cultura immensa a mio parere non
sufficientemente ricordata, dalle nostre parti, da chi dovrebbe (come
spesso accade ai migliori); a lei dobbiamo la salvezza dalle ruspe
scellerate eternamente insonni, di quel diamante splendente e
sommerso dal cemento che è, in Albissola Marina, la millenaria
“Pittalodola”: autentico capolavoro di cultura contadina, da
pochi conosciuto e nel quale l’amico Dino ebbe il privilegio e la
fortuna di operare.
A
seguire, considero doveroso ricordare in questa occasione, al di là
del suo conclamato valore intellettuale e della generosità immensa
dimostrata a tempo debito per il nostro territorio, Asger Jorn, al
quale va il merito di aver recuperato dall’oblio la casa sulla
collina dei Bruciati che trasformò in allora in un centro vitale
della cultura internazionale, nel più alto rispetto della sua
essenza originale.
Dino
Gambetta, con la leggerezza che gli è propria, lancia un appello
accorato e un’invettiva ferocemente soave: appello in quanto “A
Cà de Culumba” ed altre ancora delle quali questa esposizione fa’
dovizioso elenco, sono alcune delle antiche case in disperata attesa
che qualche Amministratore lungo-vedente o qualche indigeno o
furestu dotati della dovuta sensibilità ed intelligenza diano loro
nuova vita.
Invettiva
feroce infine: diverse delle abitazioni raffigurate nelle opere di
Dino Gambetta, vivono, infatti, unicamente nel suo ricordo,
annichilite dall’insipienza di chi non ha saputo conservare il
prezioso patrimonio che antenati poco facoltosi e quasi certamente
altrettanto carenti di ortodosso sapere scolastico aveva avuto
l’intelligenza di “creare”.
Eh…sì:
penso proprio che il nostro amato, intelligente e a tempo dovuto
impetuoso Sandro Pertini, “U Prescidente”…avrebbe ben gradito.