Nazibolscevichi russi |
Giorgio Amico
L' antisemitismo
socialismo degli imbecilli
“E' che nel petto non
avete null'altro che il vuoto, siete sionisti. Dai vostri giornali,
dalle vostre televisioni potrete chiamarci antisemiti.
Siamo antifascisti e
antirazzisti.
Ciò che odiamo è solo
il vostro essere infami, iscariota, giudaglia senza rispetto,
sionistume sudicio come incrostazione sul pianeta.
Siete una mafia di 14
milioni di sicari sparsi ai quattro angoli del pianeta e la vostra
Corleone sta a Tel Aviv.”
No, non è il manifesto
antisemita di un groppuscolo nazista, ma il contenuto delirante di un
post pubblicato due giorni fa sul sito savonese del Partito Comunista
Sinistra Popolare.
Inutile ricordare a
questi “rivoluzionari” le posizioni di Lenin e dei bolscevichi
(molti dei quali ebrei e per questo attaccati appunto come
“giudaglia” dalle squadracce zariste dei Centoneri) sulla
questione ebraica o la storia gloriosa del Bund (il partito
socialista degli operai ebrei di Polonia e Russia) o l'esistenza di
“giudei” morti per la rivoluzione, come Rosa Luxemburg o Beer
Borochov, sionista di sinistra, caduto nel 1917 combattendo nelle
fila dell'armata Rossa (del “giudeo” Trotsky) contro i bianchi.
Inutile, perchè per
costoro l'ebraismo è “sionistume sudicio”, una “incrostazione
del pianeta” che evidentemente sperano presto di poter ripulire
magari con le camere a gas o i gulag come i loro maestri Hitler e
Stalin.
Davvero il sonno della
ragione genera mostri. Davvero, come scrisse Lenin, “l'antisemitismo
è il socialismo degli imbecilli”.