Secondo Jung l'archetipo della grande madre rappresenta “la magica autorità del femminile, la saggezza e l'elevatezza spirituale che trascende i limiti dell'intelletto; ciò che è benevolo, protettivo, tollerante; ciò che favorisce la crescita, la fecondità, la nutrizione; i luoghi della magica trasformazione, della rinascita; l'istinto o l'impulso soccorrevole; ciò che è segreto, occulto, tenebroso; l'abisso, il mondo dei morti; ciò che divora, seduce, intossica; ciò che genera angoscia, l'ineluttabile”. In una parola il simbolo della vita come sintesi degli opposti (a partire dal principio femminile e di quello maschile). Luciana Bertorelli nella sua ricerca testimonia di come l'arte sia una via privilegiata alla comprensione di questa verità primordiale.
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Luciana Bertorelli
Terra Madre ( Pangea)
TERRA MADRE è
un'installazione composta di 6 sculture ceramiche di grande
dimensione che rappresentano la Terra, intesa come nostra Madre.
L'idea è nata a Gubbio
nel settembre 2013 da una proposta di Catia Monacelli che guardando
la mia Pangea rossa mi ha detto: ” Vedo nella Chiesa di S.Francesco
una serie di Pangee che vanno dalla più grande alla più piccola
...”
Quest'immagine della
Pangea Rossa, una donna seduta con i gomiti posati sulle ginocchia,
che porta sulle spalle la sua creatura e si copre il volto con le
mani, in un gesto istintivo di difesa, di abbandono ma anche di
dolore... un grido silente di dolore...io l'ho meditata a lungo
dentro di me ed alla fine è uscito questo progetto dedicato alla
Terra.
Terra Madre. E anche
Pangea perchè ho voluto rappresentarla com'era all'origine...delle
sculture quasi primordiali.
La Terra è malata ,
china su se stessa, porta sulla schiena il fardello pesante
dell'Uomo, con infinito Amore ci dona ricchezze incalcolabili di
bellezza e generosità e noi dobbiamo ricambiare questo Amore:
prenderci cura di Lei e rispettarla ...se non ci prendiamo cura della
Terra la distruggiamo e se la distruggiamo essa distruggerà noi
stessi. Non è nostra proprietà e ancor meno è proprietà di
alcuni di noi, non dobbiamo pensare solo a sfruttarne le ricchezze ma
preservarle per il futuro e per la sopravvivenza di tutti gli esseri
viventi.
Si comincia da PANGEA
ROSSA, la più piccola, h.cm 40, al centro di tutto...la
figura è modellata in modo essenziale, con le mani al volto, e porta
sulla schiena un sacco dentro il quale appare un bimbo, l'Uomo.
Il rosso è un grido di
dolore , il colore del veto, il colore del sangue, della violenza...
ma soprattutto dell'Amore.
Poi viene PANGEA
FUOCO, h.cm 60, che nel vulcano appoggiato sulla schiena
che sprizza lapilli e lava, rappresenta la ricchezza incalcolabile
racchiusa nelle viscere della Terra..oro, argento, platino, pietre
preziose e fuoco inestinguibile che vengono ghermite senza rispetto.I
colori partono dal nero, sfumano nell'ocra e trionfano nell'oro.
PANGEA ACQUA h.cm 8o è
una fanciulla che ha sulle spalle, al posto del sacco, una grande
anfora dentro la quale finiscono i lunghi capelli a formare una
fluente cascata....acqua, mare, fiumi..in una gamma di azzurri,
turchesi, blu e verde acqua. Gli alluci dei piedi entrambi alzati
danno un tocco di leggerezza e sensualità.
PANGEA PETRA h. cm 80, ha
il colore rosato e cangiante delle pietre di fiume dove appare il
rosso sbiadito insieme ad una patina di muschio leggero...il sacco
è gonfio delle pietre che pesano e formano una massa scultorea.
PANGEA FLORA h. cm 100,
ha le mani sul volto come tutte ma una mano è nascosta da un fiore
che la copre quasi totalmente .Porta nel suo sacco fiori e foglie che
sembrano scavate nella roccia, ingentilite dai rossi ed arancioni
accesi che balenano sulla superficie, alcuni scivolano lungo il collo
ad ingentilire una figura dove predomina la scultura essenziale
PANGEA ARIA che le domina
tutte è alta 120 cm ed è la più ieratica di tutte. Le gambe unite
e le ginocchia appaiate, solo l'alluce dx è rialzato a dare una
sensazione di slancio verso l'alto, di movimento che viene ripreso
dalla testa asimmetricamente inclinata verso sx.
I piedi sono grandi,
importanti, posati saldamente a terra, differenti solo in alcuni
particolari. La crocchia di capelli, presente in tutte le sculture,
qui ha un movimento leggero e modulato di veli che nascondono un
fruscio di uccelli che si susseguono incessantemente.
Così come i fori delle
orecchie , presenti in tutte le sculture grandi, permettono di
guardare dentro la figura in un gioco di pieni e di vuoti .
PANGEA ROSSA, PANGEA
FUOCO, PANGEA ACQUA, PANGEA PETRA, PANGEA FLORA, PANGEA ARIA , tutte
nella stessa posizione, sedute con le mani a coprirsi il volto e
sulle spalle un sacco che cambia di volta in volta ricco dei doni che
la Terra offre incessantemente agli uomini.
E' un grido di dolore che
parte dalla Terra e merita di essere ascoltato!