Asger Jorn nella sua casa di Albisola |
Abbiamo
chiesto a Mauro Baracco, vecchio amico e osservatore attento del
panorama artistico, di affidare ogni tanto al soffio del nostro Vento
largo un aquilone (fatto di idee e magari di sogni) da far volare il
più alto e il più lontano possibile. Oggi, il primo volo, con una
panoramica su cosa bolle in pentola a Savona e dintorni.
Mauro Baracco
L'aquilone. Diario
artistico savonese
Capita ogni tanto che il
tempo volga al bello e...può quindi succedere che nella nostra
sonnacchiosa realtà territoriale, nel volgere di poche settimane si
concretizzino eventi positivi e che per tali devono essere
riconosciuti; merito certo dell'avvicinarsi delle scadenze elettorali
ma altrettanto di qualche (raro) Amministratore in grado di
comprendere che nella tragica situazione contingente “la Cultura”
intesa nella sua essenza migliore può essere il volano che fa' la
differenza e che su di essa occorre quindi investire risorse, anzi
che, come d'abitudine, operare miopi tagli.
Se nel frattempo accade
pure che arrivino “foresti” in grado di portare ai nostri lidi
linfa nuova, energie, competenze e la capacità di fare squadra, gli
sprazzi di sereno possono allargarsi.
Se ulteriormente anche
qualche privato senza adagiarsi nei lamenti abituali ha la capacità
di gettarsi coraggiosamente in nuove e qualificanti avventure...il
gioco può dirsi (quasi) fatto.
Dopo mesi e anni di
occasioni d'arte utili quasi essenzialmente per qualche incontro
similmondano nei quali i Maestri abbondano come e più degli
stuzzichini d'ordinanza, nel giro di pochi mesi dalle nostre parti si
sono concretizzate, nell'ordine, tre “cose”che in chi scrive
queste poche e disordinate righe, hanno acceso un filo di
speranza...nell'ordine:
la pubblicazione de “Il
Lungomare degli Artisti di Albissola Marina 1963 – 2013” (Silvana
Editoriale Milano 2013); l'inizio delle manifestazioni celebrative,
in Albissola Marina, del Centenario della nascita di Ansger Jorn;
l'apertura del nuovo spazio espositivo di Antonella Gulli, in Corso
Italia.
Qualche ortodosso mi
tacci pure di mettere insieme cose assolutamente diverse...ha ragione
da vendere...
Il primo elemento al
quale facevo riferimento, è una sana rilettura del reale divenire
della Passeggiata degli Artisti di Albissola Marina (SV), operata dal
suo estensore (il Dottor Luca Bochicchio dell'Università di Genova)
rifuggendo dagli stereotipi che per anni hanno ricoperto questa
avventura di orpelli e leggende inutili (...Albissola che ha sempre
voluto bene agli artisti e via fantasticando...).
La storia viene
finalmente, nell'opera sopra citata, letta nella sua reale essenza:
quella di una decisione assunta da uomini che ne uscivano da poco
dalla realtà della guerra (e molti di loro dall'impegno attivo nella
Resistenza) e che pur dotati, a volte, di scarsi mezzi di conoscenza,
ebbero la grande intelligenza di essere capaci di circondarsi, come
utili consiglieri e collaboratori, di intellettuali di assoluto
valore.
Uomini ai quali non
importava molto delle assurde critiche del loro leader indiscusso
(Palmiro Togliatti) all'arte informale e, ad esempio, decidevano “a
muso duro” di incaricare l'informalissimo Leoncillo Leonardi di
erigere proprio sulla centralissima passeggiata a mare un Monumento
ai Caduti di tutte le Guerre, senza vincoli ideologici di sorta.
Il libro del Dottor
Bochicchio ricostruisce questa storia in maniera scientifica,
doverosamente documentata, dicendo cose intellettualmente oneste, ad
esempio, sulla decisione assunta dagli Amministratori locali,
nell'anno 2000, di collocare un pannello (che mai sarebbe stato
voluto dall'Artista) di Asger Jorn sulla Passeggiata degli Artisti.
Questo libro, del
venetissimo Bochicchio, segue al vuoto lasciato dopo la
pubblicazione, nel 1990, de “l'Avventura Artistica di Albissola
1920 - 1990” pubblicato a suo tempo dai piemontesissimi Margherita
e Luciano GalloPecca...gli dei ci conservino i foresti...
Secondo elemento: dopo
anni nei quali ci si è dimenticati, nei nostri lidi, di appuntamenti
che non si sarebbero dovuti dimenticare (cito per tutti il Centenario
della nascita di Mauro Reggiani o gli ottanta anni della nascita di
Ansgar Elde), si sono finalmente dedicate le risorse necessarie alla
degna celebrazione del Centenario della nascita di Asger Jorn, un
uomo ed un artista che ad Albissola ha dato tanto, fin dal suo primo
incontro.
Sulla grandezza del
medesimo non sta a me scrivere parole in libertà; vorrei solo
ricordare che il rapporto suo con Albissola fu contrassegnato anche
da incomprensioni, accuse di voler compiere degli scempi edilizi
(...e sì...proprio un argomento tanto desueto, normalmente, dalle
nostre parti..); blasonatissimi politici locali tuonavano:“...si
credono di venir qua a far quello che vogliono...”; dal momento
della sua morte, trascorsero decenni prima che un'Amministrazione
Comunale si decidesse a svolgere le pratiche necessarie
all'accettazione della generosa eredità della sua Casa (..che non
l'ha ancora visitata provveda...capirà che non si può scrivere
minuscolo..).
Ora finalmente si è
iniziato a compiere le scelte dovute: si è dato incarico in un primo
tempo all'indimenticabile Prof. Franco Sborgi e successivamente alla
sua morte al Dottor Luca Bochicchio (..e sì..di nuovo
lui...teniamocelo caro..) di seguire tutta la partita che ha portato
tanto alla riapertura al pubblico della Casa finalmente resa
accessibile e restaurata come si deve e contemporaneamente si sono
resi efficienti gli spazi di quel contenitore che un po' comicamente,
dalle nostre parti si osava definire “Museo di Arte Contemporanea”.
Doverosamente, devo
ricordare il grande contributo dato dal Prof. Sandro Ricaldone,
“scienziato” dell'operato artistico di Asger Jorn e persona fin
troppo discreta...di questi tempi può nuocere gravemente.
Ora è necessario che
tutto ciò non diventi un fuoco effimero e che le risorse per questa
operazione “qualità” vengano reperite in maniera strutturale; se
ciò accadrà, forse non sentiremo più parlare di Albissola
unicamente per le polemiche della movida ferragostana, ma potremmo
lentamente tornare a godere di una brezza che non spirava più...da
troppo tempo.
Il terzo elemento che
citavo all'inizio come momento di speranza è l'apertura del nuovo
spazio espositivo dell'Atelier Gulli in Corso Italia 201 r., a
Savona.
La cara vecchia città
nella quale sono nato, continua a perdere un'occasione dietro
l'altra, quando si parla di Cultura: gli spazi della nostra memoria
(Sant'Andrea, San Michele, Cona e via elencando) son tutti finiti;
begli spazi di proprietà comunale, magari collocati al centro del
salotto (..”buono” lo scriverò quando sarà decentemente
ripiantumato e abbellito come si conviene per una città capoluogo)
sono stati impegnati per far “pronta cassa” perdendo così
un'occasione di oculato investimento sul piano dell'immagine e
dell'offerta culturale.
La brava Antonella Gulli,
incurante dei cattivi esempi, ha gettato tutte le sue energie in una
nuova avventura per la quale ci vuole veramente del gran coraggio...a
lei l'onore e l'onere di tener alto il livello, con un'offerta degna
di cotanto sforzo.
Per intanto, in questi
giorni, godiamoci la bella mostra di Sandro Lorenzini, savonesissimo
artista di livello internazionale, presente in spazi espositivi
privati ed istituzionali di tutto il mondo che qua da noi si
presenta, in questa occasione, per offrirci una mostra che definisce
“..un incontro tra gli amici...”...modestia e signorilità...da
non perdere...