Giorgio Amico
Valentino Rossi eroe di un popolo di
cialtroni
Nauseante la lettura dei
quotidiani di oggi, tutti a denunciare in prima pagina il “furto”
del mondiale subito da Valentino Rossi, punito (ricordiamolo) per
aver causato volontariamente la caduta di un compagno di gara.
Ma non è tanto l'aspetto
sportivo, se sport si può definire il circo affaristico del
motociclismo, che ci interessa, quanto l'ondata di nazionalismo
becero scatenata da giornali e televisioni che hanno per giorni
battuto la grancassa sul complotto spagnolo per derubare del titolo
il “dottore”, diventato eroe nazionale.
E questo sconcerta un po'
in un paese abituato a gridare in continuazione contro il malcostume della politica e l'inefficienza dello Stato
Cosa c'entra questo con
Valentino Rossi? C'entra e come, perchè l'eroico motociclista è
parte integrante di questo sistema, se non addirittura il simbolo.
Leggendo gli stessi
giornali, che oggi lo beatificano, nel 2007 si apprende che solo per
gli anni 2000-2004 Valentino Rossi avrebbe evaso il fisco per 25
milioni di euro dovuti per un imponibile non dichiarato di 60
milioni.
Quante scuole, asili
nido, ospedali si sarebbero potuti costruire soltanto con le tasse
non pagate del “dottore”?
Fondi sottratti allo
Stato e dunque ai cittadini. In sostanza, un furto in paesi più
civili punito con il carcere. Ma in Italia non ci si fa caso e
Valentino Rossi diventa dottore honoris causa e un mito per milioni
di persone, in molti casi gli stessi che poi al bar e sul bus
sentiamo accanirsi contro lo stato che taglia la spesa sociale o le
pensioni.
Milioni di persone che
votano, magari anche per Grillo pensando di fare pulizia, o che si
astengono schifati dalla politica.
Come l'impiegato
assenteista di Sanremo che su internet denunciava l'inefficienza e la
corruzione dello stato e poi non andava a lavorare.
Un popolo di cialtroni,
insomma, che si merita i governanti che ha e che, ne siamo sicuri, se
si trovasse il Valentino nazionale in lista lo manderebbe diritto in
parlamento con una valanga di voti.