Storie dalla terra e dal mare
Archeologia in Liguria
2000-2015
Teatro
Falcone, Museo di Palazzo Reale, Via Balbi, 10 Genova.
Inaugurazione: 18
dicembre, ore 17
Il primo quindicennio del
nuovo secolo ha segnato un deciso passo avanti delle conoscenze
archeologiche in Italia, grazie all’introduzione di norme
fondamentali, come quella sulla cosiddetta "archeologia
preventiva", che ha enormemente ampliato le possibilità di
interventi stratigrafici a larga scala. In Liguria questo nuovo
corso dell’archeologia pubblica si è tradotto in una serie di
nuove, importanti scoperte, che interessano tutto il territorio
regionale: da Ventimiglia a Luni, i due grandi capoluoghi di età
romana che ancora oggi presidiano i suoi confini.
La Soprintendenza Archeologia della Liguria propone un’esposizione dei principali risultati della ricerca archeologica nel territorio, in una prospettiva di ampia comunicazione di questi scavi, che talora hanno comportato disagi e ritardi alle opere pubbliche a cui erano collegati ma che hanno sempre suscitato l’interesse e la curiosità delle comunità locali.
Genova, Piatto dallo scavo di Santa Maria Le Grazie La Nuova
La mostra, allestita
nei nuovi locali del Teatro del Falcone a Palazzo Reale, presenta una
ventina di nuovi contesti di indagine, articolati in quattro sezioni
tematiche:
- l’archeologia delle
città
- l’archeologia dei porti
- l’archeologia del quotidiano
- l’archeologia del rituale
- l’archeologia dei porti
- l’archeologia del quotidiano
- l’archeologia del rituale
Diverse città sono state
oggetto di recenti interventi di vera e propria "archeologia
urbana", un tipo di approccio intensivo e sistematico al
caratteristico record pluristratificato dei grandi centri storici,
che proprio a Genova è stato per la prima volta introdotto in Italia
da Tiziano Mannoni. Non solo Genova è stata in questi anni al centro
dell’interesse per la sua storia sepolta, ma anche i centri storici
di Chiavari, Savona, Albenga e Sanremo, la cui storia monumentale - e
non solo – si è enormemente arricchita grazie a queste indagini,
che hanno contribuito ad un nuovo quadro del loro sviluppo
urbanistico.
L’altro grande campo di applicazione delle moderne tecniche di ricerca archeologica, in cui la Liguria eccelle dai tempi della sua fondazione ad opera del ligure Nino Lamboglia, è quello dell’archeologia subacquea. In particolare i porti di Genova e Vado sono stati oggetto di significative prospezioni in questi anni da parte del Servizio Tecnico di Archeologia Subacquea, restituendo materiali che testimoniano dell’importanza di questi approdi - come anche di quello di Imperia anch’esso presente in mostra - nei numerosi secoli della loro frequentazione fino ai giorni nostri.
Albissola Marina, resti di carrucola lignea dagli scavi della fornace romana di Via Isola
Le forme dell’abitare
e i modi della produzione, dalla preistoria all’età contemporanea,
sono tra i più affascinanti temi del dibattito storico contemporaneo
e ad essi l’archeologia contribuisce con quel caratteristico
sguardo obiettivo e concreto che proviene dal confronto diretto con
le testimonianze materiali del passato. Dalla più remota preistoria
e l’uomo di Neanderthal, fino alla protostoria, l’età romana, il
Medioevo - documentato da diversi siti di eccezionale interesse - e
l’età moderna, sono numerosi i nuovi contesti che offrono preziosi
spunti per questo dibattito sulla vita quotidiana in Liguria al tempo
degli antichi.
L’ultima sezione affronta il tema della ritualità in ambito funerario e cultuale alla luce di recenti rinvenimenti di notevole impatto evocativo: non solo corredi di sepolture, quindi, ma anche contesti sacrificali.
In sintesi la storia delle recenti scoperte archeologiche nella regione diviene il passe partout espositivo e narrativo con cui accedere ad alcune grandi problematiche storiche della Liguria antica, medievale e moderna.
Teatro Falcone, Museo di Palazzo Reale, Via Balbi, 10 Genova.
Orario di apertura: dal
martedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 17.30; domenica dalle ore
14 alle ore 19; lunedì chiuso. Ingresso gratuito.