TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


giovedì 10 novembre 2016

La bandiera dei fratelli Arnaud



La bandiera dei fratelli Arnaud. Storia, conservazione e restauro di un tessuto seicentesco.

Presentazione del restauro della bandiera
a cura del conservatore del museo, Samuele Tourn Boncoeur e delle restauratrici Cinzia Oliva e Tiziana Assegna

Sabato 19 novembre, alle ore 17:00
presso la Fondazione Centro Culturale Valdese
Via Beckwith 3 – Torre Pellice (To)

Il restauro e la conservazione della seicentesca bandiera di Arnaud sarà il tema dell'incontro con le restauratrici Cinzia Oliva e Tiziana Assogna e il conservatore del Museo valdese Samuele Tourn Boncoeur che si terrà a Torre Pellice sabato 19 novembre alle 17 alla Fondazione Centro Culturale Valdese.

L'incontro si tiene in occasione della mostra La collezione di bandiere stendardi e fazzoletti da collo del Museo valdese (Torre Pellice, Fondazione Centro Culturale Valdese, Sala Paolo Paschetto, prorogata e quindi visitabile sino al 27 novembre 2016) che espone una ricca selezione di tessuti di maggior pregio tra quelli conservati dal Museo valdese.


Tra questi spiccano un vessillo che i valdesi donarono a Carlo Alberto per la concessione delle libertà civili nel febbraio del 1848 e soprattutto una bandiera antica di grandi dimensioni appartenuta ad Henri Arnaud, pastore e condottiero dei valdesi durante il Glorioso Rimpatrio del 1689-90, o al fratello Daniel, che la ricevettero durante il loro incarico di guida dei rifugiati valdesi. Questo prezioso tessuto, un taffetas in seta gialla ricamato ad intarsio con fiamme in seta nera, reca al centro lo stemma del duca di Württemberg.

Questa grande bandiera, uno degli oggetti più preziosi custoditi dal Museo valdese, dopo un lungo, complesso e accurato lavoro di restauro, è nuovamente esposta al pubblico dopo molti decenni di permanenza in deposito.

Sabato 19 novembre, alle ore 17.00, dopo un saluto introduttivo di Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale valdese, Samuele Tourn Boncoeur (Conservatore del Museo valdese), Cinzia Oliva e Tiziana Assogna (Restauratrici) presentano la storia del prezioso manufatto in seta e il complesso lavoro di restauro eseguito nel 2016 che ha permesso di poterlo nuovamente ammirare.